Salute

La morte di Stefano D’Orazio, i Pooh: “Abbiamo perso un compagno di vita”

Redazione

La morte di Stefano D’Orazio, i Pooh: “Abbiamo perso un compagno di vita”

Sab, 07/11/2020 - 00:24

Condividi su:

“STEFANO CI HA LASCIATO! Due ore fa… era ricoverato da una settimana e per rispetto non ne avevamo mai parlato… oggi pomeriggio, dopo giorni di paura, sembrava che la situazione stesse migliorando… poi, stasera, la terribile notizia”. I Pooh – Roby, Red, Dodi, Riccardo -ricordano su Facebook l’amico e compagno di viaggio Stefano D’Orazio, scomparso oggi dopo aver combattuto a lungo una malattia. “Abbiamo perso un fratello, un compagno di vita, il testimone di tanti momenti importanti, ma soprattutto, tutti noi, abbiamo perso una persona per bene, onesta prima di tutto con se stessa. Preghiamo per lui. Ciao Stefano, nostro amico per sempre…”.

Stefano D’Orazio era nato a Roma il 12 settembre del 1948 ed e’ stato un batterista, paroliere, cantante e regista italiano. Ha fatto parte dei Pooh come battesrista dal 1971 al 2009. Oltre alle percussione suonava il flauto traverso. Poi nel 2015 e 2016, in occasione della re’union per il cinquantennale, e’ stato un autore di una parte dei testi delle canzoni del gruppo, del quale in seguito e’ divenuto anche responsabile amministrativo. Inizia a suonare la batteria, acquistata di seconda mano, sin dagli anni del liceo, con il proprio primo gruppo chiamato The Kings, dal nome del complesso dal quale acquisto’ la batteria, di ispirazione beat. La band cambia poco dopo il nome in The Sunshines e inizia a esibirsi in un locale della periferia romana, suonando unicamente pezzi strumentali degli Shadows, in quanto non avevano i mezzi per procurarsi un impianto voci; con questo gruppo, inoltre, Stefano esordi’ come paroliere, scrivendo il testo di Ballano male. Terminata questa iniziale esperienza, D’Orazio si arrangio’ facendo, per un breve periodo, da colonna sonora allo spettacolo underground per percussioni e voci “Osram” di Carmelo Bene e Cosimo Cinieri, organizzato nel locale “Beat ’72”.

Per autofinanziarsi e non pesare sul bilancio familiare D’Orazio fece la comparsa in vari film a Cinecitta’ grazie all’intercessione dell’attore Marcello di Falco: Rita la figlia americana; in Capriccio all’italiana, nell’episodio Il mostro della domenica, recito’ letteralmente ai piedi di Toto’; Bill il taciturno, Django spara per primo, Due croci a Danger Pass, Little Rita nel Far West, L’eta’ del malessere, Pronto… c’e’ una certa Giuliana per te, Per 100.000 dollari t’ammazzo. Successivamente, fa parte prima dei The Planets, poi del gruppo Pataxo and the Others e infine de Il Punto, con il quale collabora alla colonna sonora del film Ettore lo fusto, da cui viene estratto un 45 giri. Il suo ingresso nei Pooh l’8 settembre 1971, in seguito all’uscita di Valerio Negrini. La band gia’ conosceva il batterista romano e nonostante le ritrosie del produttore Giancarlo Lucariello, lo fa entrare in essa; dopo una settimana di prove al Vun Vun di Roma, dal successivo 20 settembre esordisce con una serie di serate di rodaggio in Sardegna. La prima canzone interpretata da solista nei concerti dal vivo e’ stata Tutto alle tre, ereditata dal suo predecessore Negrini.

banner italpress istituzionale banner italpress tv