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Caltanissetta, Piano Geraci: Prezzi delle case non determinati

La Sicilia

Caltanissetta, Piano Geraci: Prezzi delle case non determinati

Ven, 30/10/2020 - 09:19

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Non è sufficiente quanto deliberato dal Consiglio comunale di Caltanissetta il 28 settembre scorso riguardo alla convenzione stipulata nel 1976 tra il Comune e l’allora titolare dell’impresa che realizzo i 192 alloggi di edilizia economica e popolare in fondo a via Turati (quello che poi venne ribattezzato “Piano Geraci”).

L’atto era stato portato in aula per dare adempimento alla sentenza n. 735/2019 del Cga che integrava e modificava la convenzione stipulata nel 1976. A giudizio dell’avv. Antonino Salomone (che rappresenta circa 30 assegnatari degli immobili) invece quell’atto «non sancisce i criteri di determinazione dei prezzi di cessione riferiti alla bozza di convenzione approvata, che peraltro dovrà essere sottoscritta dalle parti e che proprio per questo oggi la rende inutilizzabile.

Ecco perché il Cga ha fissato per il 17 marzo la camera di consiglio per la prosecuzione del procedimento. In quella occasione il Comune dovrà dimostrare di avere adottato un atto con il quale vengono determinati i criteri suddetti, che devono restare quelli fissati allora, ovvero di 21milioni 73mila 754 lire per appartamento tipo».

La “storia” del complesso edilizio edificato a metà degli anni ’70 in zona Balate resta dunque… infinita. «Con la prima diffida del 24 novembre 2016 – ricorda l’avv. Salomone – avevamo chiesto al Comune di comunicare i criteri di determinazione del prezzo di prima cessione fissati a quel tempo e comunque da fissarsi mediante l’adozione di un provvedimento espresso.

Con la seconda diffida datata 3 maggio 2017 chiedevamo al Comune di esercitare i propri poteri autoritativi ed a comunicare entro 30 giorni l’adozio – ne dei provvedimenti assunti a verificare la correttezza dell’iter di cessione degli immobili».

Con la sentenza n. 735/2019 il Cga assegnò al Comune 30 giorni di tempo per “comunicare i criteri di determinazione del prezzo di prima cessione fissati illo tempore e comunque da fissarsi ai sensi dell’art. 35, l. n. 865/1971”. Ma visto che, trascorso il termine, il Comune non ha adempiuto, un gruppo di ricorrenti si è nuovamente rivolto al Cga per ottenere l’adempimento forzoso della sentenza tramite la nomina di un commissario ad acta.

Il Cga, con la sentenza n. 979/2020 ha stabilito l’obbligo giuridico del Comune di ottemperare alla sentenza, precisando che si tratta di «un obbligo che sorge anche dai principi di correttezza e di buona amministrazione che reggono i rapporti giuridici tra amministrazioni e privati, le cui legittime aspettative non possono essere frustrati da comportamenti non corretti della parte pubblica».

Il Cga, nel condannare il Comune di Caltanissetta a dare esecuzione alla sentenza n. 735/2019 entro 90 giorni ha fissato una udienza per il prossimo 17 marzo in modo da valutare l’operato dell’Amministrazione. «In sostanza – afferma l’avv. Salomone – in quella occasione verrà verificato se il Comune ha nel frattempo adempiuto alla sentenza. Intanto l’ente comunale è stato condannato al pagamento di 2mila euro riguardanti le spese legali».

L’unica consolazione al momento per l’avv. Salomone e gli assegnatari degli alloggi da lui rappresentati è che il Comune di Caltanissetta dopo 44 anni ha ammesso che doveva fissare un prezzo per gli alloggi del piano Geraci in ragione della sentenza del Cga, «che ha stabilito – sottolinea il professionista – come la mancata, iniziale inclusione di quel prezzo nell’originaria convenzione non esime il Comune dal pronunziarsi sulla sua determinazione anche “ex post”».

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