Salute

Fase 2, psichiatri: “Un milione di italiani rischia la sindrome da capanna: teme il ritorno alla normalità”

tgcom24.mediaset.it

Fase 2, psichiatri: “Un milione di italiani rischia la sindrome da capanna: teme il ritorno alla normalità”

Ven, 08/05/2020 - 10:35

Condividi su:

Il dopo lockdown sta generando anche tra chi non è stato infettato e non ha subito lutti o non è stato coinvolto in prima linea, come gli operatori sanitari, che subiranno disturbi post-traumatici da stress, un’ondata di ansia e frustrazione da ritorno alla normalità. Come avvenuto dopo il crollo delle Torri Gemelle. A lanciare l’allarme è la Società Italiana di Psichiatria (Sip), secondo le cui stime sono oltre un milione gli italiani colpiti dalla “sindrome della capanna” che, in individui predisposti, aumenta il rischio di sviluppare psicopatologie e disturbi dell’adattamento, con ansia, insonnia, irascibilità.

La sindrome della capanna: ecco cos’è – “Stiamo percependo – spiegano Massimo di Giannantonio ed Enrico Zanalda, presidenti Sip – un numero enorme di persone in difficoltà per la paura di affrontare la vita precedente, uscire di nuovo e lasciare la casa che è diventata un rifugio che li ha protetti e tenuti al sicuro dal coronavirus”.

“Dopo due mesi di quarantena – aggiungono i due esperti – una quota consistente di popolazione, che prima non aveva disturbi, vive l’agognata possibilità di un ritorno alla parvenza di normalità con l’ansia di riprendere i ritmi precedenti e la paura di non adattarsi ai nuovi. E’ una reazione del tutto normale e comune anche per le persone più equilibrate psichicamente, conseguente all’eccezionalità della situazione,come già avvenuto dopo il crollo delle Torri Gemelle”.

“Ma se il disagio si protrae per più di tre settimane ed è acuito dall’incertezza verso il futuro, dalla preoccupazione per la situazione economica e per la precarietà del lavoro, in un caso su tre aumenta il rischio di sviluppare nel tempo veri e propri disturbi mentali, come la depressione maggiore, gli attacchi di panico e disturbi dell’adattamento”, è la conclusione.

“E’ importante dunque – consigliano di Giannantonio e Zanalda – affrontare le proprie paure e, se necessario, rivolgersi allo specialista se ansia, frustrazione, insonnia e irascibilità non sono temporanee. Si tratta di disturbi noti per i quali esistono trattamenti concreti e di comprovata efficacia”.

Pubblicità Elettorale