Salute

Siracusa, falsi certificati d’invalidità: 17 medici indagati, 12 dell’Asp e 5 dell’Inps

Redazione

Siracusa, falsi certificati d’invalidità: 17 medici indagati, 12 dell’Asp e 5 dell’Inps

Gio, 06/02/2020 - 14:18

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E’ di 73 indagati, due custodie cautelari, due obblighi di dimora e sette divieti di esercitare la professione di medico per un anno e sedici sequestri per un ammontare complessivo di circa 600 mila euro il bilancio di una vasta operazione denominata ‘Povero Ippocrate’ condotta a Siracusa nei confronti di medici e funzionari dell’Inps e dell’Azienda sanitaria locale che sistematicamente producevano false certificazioni mediche per l’erogazione indebita di pensioni di invalidità e indennità di accompagnamento in cambio di denaro. Sono 17 i medici indagati di cui 12 dell’Asp e 5 dell’Inps oltre al presidente della commissione medica Inps.

L’indagine coordinata dal procuratore capo Sabrina Gambino e dai sostituti Tommaso Pagano e Salvatore Grillo ha portato alla luce un sistema di certificazioni false di invalidità erogate dai medici in cambio di somme di denaro. Secondo la ricostruzione degli inquirenti i falsi invalidi sarebbero stati sedati, istruiti a simulare le patologie e accompagnati alle visite da false badanti. Il sistema, documentato a partire dal 2016 è emerso tramite intercettazioni telefoniche e ambientali.

I medici dell’Asp e dell’Inps di Siracusa a vario titolo addetti all’accertamento delle invalidità avrebbero attestato, contrariamente al vero, di aver eseguito esami diagnostici nonchè di avere accertato la sussistenza di patologie pur in assenza se non addirittura in contrasto con esami oggettivi, nonchè di aver esercitato il giudizio medico nell’ambito di un organismo collegiale di cui in realtà risultavano assenti tutti gli altri componenti. Ai medici sarebbero state versate poi in cambio delle somme di denaro.

 L’operazione ha svelato casi di pazienti sedati per apparire malati e finti parenti e false badanti che li accompagnano alla visita. I carabinieri hanno anche accertato la falsità di numerosi accertamenti diagnostici e strumentali come false tac ed ecodopller. I passaggi di denaro tra i medici e i falsi invalidi sono stati documentati da videoriprese.

Il ‘sistema’ che si serviva dell’appoggio di alcuni patronati prevedeva che in alcuni casi il falso invalido venisse istruito circa il comportamento da tenere durante la visita dia ccertamento dei requisiti presso la commissione Inps, in particolare il candidato alla pensione di invalidità veniva istruito sulle modalità per simulare determinati sintomi e veniva fornito di falsi referti. I finti parenti e le finte badanti servivano a descrivere e confermare la presenza assidua dei sintomi simulati dal candidato

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