Salute

“E sedutosi … li ammaestrava (di don Salvatore Callari)

Don Salvatore Callari

“E sedutosi … li ammaestrava (di don Salvatore Callari)

Lun, 17/02/2020 - 08:30

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La liturgia di questa domenica offre spunti di riflessione non solo interessanti ma fondamentali per il nostro vivere cristiano , Due riferimenti alla prima lettura e al Vangelo . Prima lettura : sembra , con tutto rispetto che voglia affrontare faccia a faccia l’ uomo , quasi una sfida , avendo l’aria sorniona , per convincerlo e renderlo cosciente della sua responsabilità. Inizia cosi : “Se vuoi …. Dipende dal tuo volere” Si tratta del dovere di rispettare la legge del Signore, ma si è anche liberi di non osservarla . Quanti malintesi dinanzi a questa espressione. Molti ritengono di potere agire facendo quello che piace a loro, e per giunta anche impunemente. Nella sua libertà crede di potere scegliere comunque voglia ma non tiene conto del giudizio divino e che la retribuzione sarà diversa a seconda della sua scelta . “ Hai davanti la vita e la morte” che vuol dire, se la tua scelta è sbagliata il risultato è la morte, cioè la condanna. Plagiando una frase di S.Paolo diciamo : “ chi agisce operando il male, rifiutando la legge di Dio “ mangia la sua condanna.” Dal Vangelo veniamo istruiti su un punto di grande importanza. Sembra, però, che per molti sia un accenno marginale; e invece vuole creare il convincimento che dà sicurezza alla nostra fede. Affermare la autorità di Gesù Cristo come maestro di verità è basilare per la sicurezza della nostra fede. Egli , nel discorso della montagna, di cui leggiamo un brano oggi, si richiama al rispetto della legge antica ma Egli vuole completarla, perfezionarla. Nessun motivo di scandalo a causa del suo discorso Egli ha l’autorità di poter dire : “ E’ stato detto …ma io vi dico” Egli dunque è più “ autorevole” di Mosè, autore della antica legge. Il ritocco che Gesù fa è pienamente legittimo e consegna il suo messaggio nuovo, dicendo che il vero discepolo del Vangelo sappia che non può scalfire le nuove prescrizioni. Quando si pretende di interpretare la parola di Gesù a modo proprio “ è tentazione e opera del maligno”.