CALTANISSETTA – Con l’approssimarsi della stagione estiva entrano in vigore le regole a tutela dell’incolumità pubblica per i proprietari di suoli agricoli e aree verdi, al fine di mitigare il rischio di incendi. E’ obbligatoria la pulizia dei suoli da vegetazione spontanea, sterpaglie e materiali infiammabili. E’ questo in sintesi il dispositivo dell’ordinanza emanata dal sindaco di Caltanissetta, Roberto Gambino, con cui si stabiliscono obblighi e divieti.
Entro il 15 giugno 2019 tutti i proprietari o conduttori devono mantenere liberi da vegetazione secca e residui legnosi terreni, giardini ed aree verdi, anche all’interno del centro abitato. L’ordinanza disciplina anche la custodia e il controllo di materiali combustibili che dovranno essere tenuti a distanza da alberi e vegetazione oltreché da serbatoi combustibili e impianti di distribuzione dell’energia. Vietato abbandonare sul terreno materiale infiammabile o incandescente come fiammiferi e sigarette così com’è vietato accendere fuochi non controllati.
Per gli sfalci di potatura, fatto salvo il divieto vigente tutto l’anno nel centro abitato, nelle aree protette e nella fascia di rispetto dei boschi (200 metri), la combustione di residui vegetali agricoli e forestali è sempre vietata nell’intero territorio comunale nel periodo compreso tra il 15 giugno ed il 15 settembre 2019. Nella zona C del piano regolatore, caratterizzata da scarsa presenza di abitati, purché sia esterna alle fasce di rispetto delle aree boschive, la combustione di residui vegetali è ammessa soltanto in focolari protetti, distanti da reti e impianti di distribuzione dell’energia. In tutti i casi vanno rispettate le disposizioni del “Regolamento comunale per la disciplina dei fuochi controllati in agricoltura e per la mitigazione del rischio incendi di interfaccia”. Le aree protette sono quelle della riserva naturale orientata Monte Capodarso e valle dell’Imera meridionale, la riserva naturale Lago Sfondato; i siti d’interesse comunitario Rupe di Marianopoli, Lago Sfondato, Monte Capodarso e Valle del fiume Imera meridionale.
Nelle altre aree del territorio comunale esterne all’abitato, durante i periodi dell’anno in cui la norma lo consente, la combustione di materiali agricoli derivanti da sfalci e potature è ammessa tassativamente in assenza di vento e nelle prime ore del mattino soltanto nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio.
I proprietari dei fondi che intendano effettuare operazioni di combustione secondo i limiti e le regole stabilite dalla legge, dovranno comunque accertarsi preventivamente delle condizioni meteorologiche collegandosi ai siti istituzionali della Protezione civile regionale, del servizio agro meteorologico siciliano o del servizio meteorologico dell’Aeronautica militare, sempre rispettando il limite di tre metri steri (tre metri cubi che compongono la catasta, compresi gli spazi vuoti, ndr).