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Mafia, “talpe” di Messina Denaro: arrestati due investigatori, anche ufficiale Dia Caltanissetta

Redazione

Mafia, “talpe” di Messina Denaro: arrestati due investigatori, anche ufficiale Dia Caltanissetta

Mar, 16/04/2019 - 14:00

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La procura della Repubblica di Palermo scopre nuove ‘talpe’ e fa arrestare due investigatori accusati di avere passato notizie riservate a un soggetto mafioso vicino al super latitante Matteo Messina Denaro. Si tratta del tenente colonnello Marco Zappala’, ufficiale dei carabinieri in servizio alla Dia di Caltanissetta, e Giuseppe Barcellona, appuntato dei carabinieri in servizio a Castelvetrano. L’accusa e’ di favoreggiamento aggravato e accesso abusivo al sistema informatico. Arrestato anche l’ex sindaco di Castelvetrano, Antonio Vaccarino, in passato in contatto epistolare con il boss latitante. Il provvedimento e’ stato emesso dal gip Piergiorgio Morosini su richiesta dell’aggiunto Paolo Guido e dei sostituti Pierangelo Padova e Francesca Dessi’.

“Con l’uso che sai di doverne fare e con le motivazioni che la tua intelligenza sa che mi spinge”: e’ questa la frase che l’ex sindaco di Castelvetrano, Nino Vaccarino, dice rivolgendosi a Vincenzo Santangelo, impresario di pompe funebri, condannato per traffico internazionale di stupefacenti in passato e 416 bis. Siamo a marzo 2017. Vaccarino consegna le informazioni ricevute qualche giorno prima dal tenente colonnello Marco Zappala’, ufficiale dell’Arma in servizio alla Dia di Caltanissetta. A sua volte, Zappala’ ha ricevuto la notizie dall’appuntato Giuseppe Barcellona, in servizio alla compagnia di Castelvetrano. Sono stati arrestati stamattina su disposizione del gip di Palermo, Piergiorgio Morosini, che ha accolto la richiesta formulata della Procura della Repubblica di Palermo. L’appuntato Barcellona si occupava della trascrizione delle intercettazioni telefoniche e ambientali su delega della Procura di Palermo. Ed e’ proprio in questo ambito che Barcellona e Zappala’ avrebbero piu’ volte scambiato informazioni. Secondo l’accusa Zappala’ avrebbe inviato alcuni ‘screenshot’ di conversazioni appena trascritte tra due soggetti sottoposti ad indagine che riguarda la ricerca del latitante Matteo Messina Denaro. Il contenuto di questi ‘screenshot’ arrivano a Vaccarino, tramite, Zappala’. Il tenente colonnello Zappala’ aveva invece avviato, da tempo, contatti con Vaccarino – soggetto massone, condannato per traffico di droga e archiviata l’accusa di favoreggiamento alla mafia – che gia’ in passato, con il nome in codice di “Svetonio”, era stato utilizzato dai servizi per intrattenere un rapporto epistolare con “Alessio”, ossia Matteo Messina Denaro. L’impressione e’ che Zappala’ volesse raccogliere informazioni sul latitante Matteo Messina Denaro, per la sua cattura. Ma per farlo, di fatto, rivela notizie delicate, coperte da segreto, proprio volte all’arresto di Messina Denaro. All’appuntato viene contestato l’accessso abusivo al sistema informatico mentre al colonnello Zappala’ la divulgazione di notizie riservate. Mentre all’ex sindaco Vaccarino viene contestato il favoreggiamento aggravato a cosa nostra. Gli interrogatori di garanzia dei 3 indagati si svolgeranno domani mattina.Le indagini sono state coordinate dall’aggiunto Paolo Guido e dei sostituti Pierangelo Padova e Francesca Dessi’.

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