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‘IT’ il nuovo film di Andrès Muschietti

Francesca Russo

‘IT’ il nuovo film di Andrès Muschietti

Mar, 10/10/2017 - 08:05

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Nessun film horror ha guadagnato quanto It, il film dedicato al romanzo più famoso di Stephen King. L’adattamento diretto da Andy Muschietti, con Bill Skarsgård nella parte del clown demoniaco Pennywise, è uscito nei cinema americani l’8 settembre e ha registrato risultati incredibili al botteghino.

Ha incassato più di $236 milioni di dollari in due settimane, superando il record di $232 milioni registrato dall’Esorcista nello stesso periodo di tempo. Il film di Muschietti, che racconta solo la prima parte della storia, si avvicina anche al record di incassi complessivi: il suo It ha già superato i $400 milioni, e non ci metterà molto a superare i $441 incassati dall’Esorcista negli anni ’70.

Le atmosfere di ‘It affondano pesantemente negli anni ’80, il chè ricorda molto la serie tv di enorme successo ‘Stranger Things’, tanto che uno spettatore disattento potrebbe rischiare di confondere alcune sequenze. 

Nell’ottobre 1988, nella cittadina di Derry, il piccolo Georgie esce di casa nella pioggia per giocare con una barchetta di carta preparatagli dal fratello maggiore Billy, costretto a restare a casa per l’influenza. La barchetta scorre per i rivoli lungo i marciapiedi, finendo in uno scolo che conduce alla rete fognaria.  Georgie, contrariato, si china a guardare nella feritoia e incontra lo sguardo ‘agghiacciante’ del clown che abita nelle fogne, Pennywise. Georgie all’inizio spaventato decise poi di intrattenersi con lo strano personaggio, fin quando il clown non lo addenta e lo cattura portandolo giù con sé. A Derry in quel periodo non sarà l’unico bambino a scomparire, vige infatti per ragioni di ovvia paura, sottolineati dall’atmosfera tetra che avvolge tutto il film, il coprifuoco.

Billy non si è rassegnato alla scomparsa di Georgie e pensa sempre a come fare per ritrovarlo, anche contro il pessimismo dei genitori. Ben, ragazzo nuovo nel vicinato, è diventato la vittima preferita dei bulli perché sovrappeso si imbatte in Billy e gli altri mentre stanno esaminando lo sbocco nel fiume del condotto fognario, alla ricerca di Georgie. Trovano invece la scarpa di un’altra ragazzina recentemente scomparsa. Ben si unisce a loro in quella che si profila come un’impari battaglia contro il male, ma dai risvolti inaspettati.  

Il romanzo di Stephen King, forse il suo capolavoro, è un’opera monumentale che contiene molte delle tematiche tipiche dello scrittore del Maine. Tra queste è preminente quella dell’amicizia sincera, della forza trasmessa dal legame che si forma da ragazzi e che genera una solidarietà più forte di ogni cosa, tale da permettere di affrontare prove apparentemente impossibili.
Andy Muschietti, segnalatosi qualche anno fa con un buon horror d’atmosfera come ‘La madre’ in It, ci racconta di come tutto sommato certe esperienze ti segnino e ti accompagnano per tutta la vita,  parla delle difficoltà del crescere, dei bulli  dei primi amori, di un mondo nostalgico in cui per passare il tempo ai bambini bastava fare una diga sul fiume o farsi un giro in bicicletta, Sottolinea l’assenza di qualsiasi supporto valido da parte degli adulti, incapaci, distratti o addirittura di cattivo esempio. Insomma un film che riesce ad unire il bambino che eri con l’adulto che sei.

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