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Caltanissetta, 203° fondazione dei Carabinieri. Colonnello Petitto: “Incisiva l’opera di prevenzione”, assegnati nove encomi ed una croce di bronzo

Redazione

Caltanissetta, 203° fondazione dei Carabinieri. Colonnello Petitto: “Incisiva l’opera di prevenzione”, assegnati nove encomi ed una croce di bronzo

Lun, 05/06/2017 - 16:50

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CALTANISSETTA – Si è celebrato anche a Caltanissetta, presso la caserma “G Guccione, il 203° anniversario della sua fondazione. Una cerimonia alla presenza delle autorità civili, militari, delle forze dell’ordine e della magistratura presso la sede del comando provinciale dei Carabinieri.

Dopo il saluto, il comandante provinciale, colonnello Gerardo Petitto, ha ricordato i tratti salienti dell’attività dell’Arma nella provincia nissena.

Autorità, gentili ospiti, nel giorno in cui l’Arma celebra il 203° anniversario della sua fondazione, i Carabinieri del Comando Provinciale di Caltanissetta, di cui quelli schierati rappresentano le variegate componenti, formulano, mio tramite, un sentito ringraziamento per aver voluto stringervi intorno a noi. Esprimo un particolare saluto :

  • alla Signora Prefetto, osservatrice attenta delle delicate dinamiche sociali ed economiche di questa terra;
  • al Signor Sindaco di Caltanissetta, protagonista di concrete sinergie con l’Arma;
  • al Signor Presidente della Corte d’Appello reggente, ai Signori Procuratore Generale e Procuratori della Repubblica di Caltanissetta e Gela e al Signor Presidente del Tribunale per i Minorenni, vertici di una magistratura vigile, schiva alle ribalte e alla quale i carabinieri sono legati da rapporti di consolidata stima e rispetto;
  • al Questore, al Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, ed al Capo Centro D.I.A., ai quali mi legano personale sintonia e disinteressata condivisione dei fini;
  • ai nostri commilitoni delle sezioni dell’Associazione Nazionale Carabinieri;
  • ai familiari dei militari dell’arma caduti nell’adempimento del dovere, ai quali rivolgo il mio pensiero grato e affettuoso;
  • ai delegati della rappresentanza militare;
  • un caro ringraziamento per la loro affettuosa presenza ai Sindaci dei Comuni della Provincia di Caltanissetta e a tutte le Autorità istituzionali presenti, nonché ai capi di tutti gli uffici pubblici con cui quotidianamente ci confrontiamo, per offrire al cittadino il nostro servizio nel modo più efficiente possibile;
  • agli esponenti delle associazioni antiracket, che con la loro opera di contatto e sensibilizzazione contribuiscono a diffondere sentimenti di solidarietà e condivisione, impedendo a chi è oggetto di pressioni criminali di sentirsi isolato e inerme;
  • a questi ragazzi, che oggi standoci accanto dimostrano di credere in noi e nelle Istituzioni, spingendoci ancor più a fare del nostro meglio, nel tentativo di essere loro d’esempio;
  • un sentito ringraziamento alla Stampa, per la sua presenza qui oggi e per l’attenzione con cui segue il nostro lavoro.

Nell’anno trascorso dalla manifestazione del 2016 l’Arma di Caltanissetta ha proseguito nell’opera di prossimità sul territorio e alla cittadinanza, sviluppando complessivamente oltre 24.000 servizi di pattuglia nei 23 comuni della provincia e mantenendo costante il numero di arresti in flagranza e denunce in stato di libertà, il tutto in un contesto di calo della delittuosità complessiva.

Cionondimeno, prendiamo consapevolmente atto dell’esigenza che nessun risultato può considerarsi duraturo se non si creeranno permanenti condizioni di base per un’efficace opera di contrasto: tra queste il mantenimento dei volumi organici, il rapporto di fiducia con la popolazione e in ultimo la capacità di comprendere le tendenze socio-criminali.

Su questi tre aspetti m’intratterrò brevemente per spiegare le linee d’azione dell’Arma nissena per il futuro.

Sul fronte del volume degli organici, dopo un quindicennio di progressiva riduzione del numero di uomini in servizio ai reparti a causa del blocco del turnover per circa 10 anni e di turn over negativo per i successivi 5, il ripristino dapprima del turn over pieno e la ripresa degli arruolamenti già a partire dallo scorso anno, stanno consentendo un progressivo ripianamento delle carenze di cui tutte le Forze di polizia e l’Arma in particolare risentivano, specie in una provincia in cui è meno frequente la mobilità volontaria, limitata al personale che è originario di questa terra. Ciò sta consentendo anche un graduale abbassamento dell’età media, che invero è ancora elevata. Se questa tendenza sarà confermata c’è da aspettarsi un ulteriore incremento dell’attività di contrasto, frutto della maggiore disponibilità di risorse sul territorio.

Il secondo aspetto su cui intendo soffermarmi è quello della ricerca continua di un rapporto positivo con la cittadinanza, laddove con questo aggettivo non alludo ad acquiescenza o adattamento remissivo, quanto piuttosto a quella “rassicurazione sociale” ingenerata da presenza costante, disponibilità all’ascolto, discrezione e sensibilità umana ma anche obiettività, imparzialità e rispetto delle regole che costituiscono i pilastri di un’Istituzione credibile e patrimonio di tutti. È questo che i Carabinieri delle Stazioni, Tenenza e Compagnie nissene si sforzano di essere, di questo ho parlato anche nella mia allocuzione dello scorso anno e su questi aspetti tutti noi cerchiamo di essere attenti e vigili con lo scrupolo di non esserlo mai abbastanza!

Da ultimo un cenno alle linee di contrasto intraprese, sulla scorta delle emergenze investigative e della raccolta delle denunce di reato, segnali delle sofferenze criminali che registra il territorio. Anche quest’anno un fenomeno pervasivo e ancora non risolto è quello dei furti di rame delle condotte aeree elettriche, che incide pesantemente sull’economia e pone in condizioni di forte disagio le popolazioni locali. L’Arma di concerto con la l’Autorità Giudiziaria stanno profondendo un grande sforzo per arginare  e contrastare il fenomeno.

In forte crescita sono i sequestri di piante di cannabis indica, a testimonianza del fatto che la Sicilia, con le sue vaste aree di terreni seminativi, è divenuta terra di elezione per la pratica delle coltivazioni di droghe, la cui offerta sul mercato era diminuita a causa della pressione delle forze di polizia in Calabria, tradizionale area di produzione della marijuana.

Incisiva è anche l’azione di contrasto per impedire che soggetti stranieri si consolidino nel mercato dello spaccio, e in tale direzione noi Carabinieri, ma non solo noi, presidiamo costantemente le aree di incontro e sosta di cittadini extracomunitari, specie in questo centro, operando numerosi arresti e sequestri.

Sul consumo di droga infine, di cui ultimamente si parla  poco quasi ci fosse un’assuefazione sociale al fenomeno, intendo invece sottolineare l’impegno e lo sforzo profuso per contrastarne il dilagare, atteso che è evenienza costante che all’acquisto, spaccio e consumo di droghe sono associati delitti “satellite”, che destano poi risonanza e preoccupazione sociale, senza lasciarne intravedere le cause. Furti, rapine in abitazione, ferimenti e risse hanno troppo spesso, come comune denominatore, l’essere determinati dall’esaltazione derivante dal consumo di droga, ovvero rappresentano, spesso, la provvista economica per procacciarsela. Senza sottacere come tale fenomeno sia pressoché una costante abbinata ai reati commessi da minori: in questo senso e rovesciando la prospettiva, non ho remore a descrivere il drogarsi come un vero e proprio furto di futuro ai danni delle nuove generazioni.

Sul fronte del contrasto alla criminalità organizzata, senza necessità di proclami, in un tempo in cui si afferma l’inabissamento della mafia, divenuta liquida e perciò stesso poco appariscente e sfuggente, l’Arma ha la guardia tutt’altro che abbassata, per quanto anch’essa poco vistosa, conducendo un’azione sinergica con tutte le agenzie istituzionali coinvolte, in primis con l’Autorità Giudiziaria sul fronte investigativo, ma anche sul fronte preventivo e special preventivo con le altre forze di polizia, nei vari tavoli e gruppi di lavoro coordinati, stimolati e sempre ascoltati da una Prefettura vigile e sensibile.

Anche la minaccia eversiva e di matrice confessionale è attentamente vagliata, non sottovalutando il benché minimo elemento, secondo un modello di reale coordinamento tra Forze di Polizia, che sul fronte informativo e preventivo ha dato positivi frutti, proprio da ultimo, in concomitanza con gli eventi e le manifestazioni svoltesi alcuni giorni fa nell’area orientale dell’Isola.

Mi soffermo, infine, su un caposaldo dell’azione dell’Arma e che non perdo mai l’occasione di richiamare, anzitutto agli stessi Carabinieri che ho l’onore di comandare da quasi 2 anni: si tratta dell’azione preventiva, il cui cardine è dato dalla presenza di uomini e pattuglie sul territorio. I risultati di questa azione sfuggono alle statistiche e talvolta all’apprezzamento della gente e dei media, eppure è soprattutto grazie ad essa e alla tranquillità sociale che ne deriva che una comunità può aspirare e impegnarsi per progredire. Questo è il senso della continua ricerca tesa a  massimizzare i servizi di prevenzione sul territorio, poiché ciò fornisce una superficie di contatto dinamica ed estesa, anche grazie al lodevole contributo dei colleghi della Compagnia di Intervento Operativo del 12° Battaglione Sicilia, impegnati nel piano d’azione “Trinacria”.

L’impegno sin qui descritto si avvale dell’intervento dei reparti speciali, che completano, integrandola, l’azione dell’Arma sulla provincia. Essi si occupano di tutelare beni e diritti percepiti dai cittadini con crescente e sempre più ampia sensibilità: dalla sanità degli alimenti, alla salubrità dell’ambiente, alla sicurezza dei luoghi di lavoro, al libero godimento del patrimonio artistico.

Dallo scorso mese di maggio, inoltre, opera in Sicilia uno Squadrone di Carabinieri Cacciatori, personale appositamente addestrato per operare in zone aspre e isolate, che hanno dato ampia prova di efficacia nelle zone impervie della Sardegna e della Calabria: essi costituiranno un valore aggiunto nel controllo dei territori più difficili, anche in questa provincia.

Un caloroso riconoscimento desidero esprimere ai Carabinieri in congedo di questa Provincia, per la dedizione dimostrata e l’impegno profuso a servizio delle popolazioni locali e delle Istituzioni, complimentandomi da ultimo per la stipula di protocolli di collaborazione – a base esclusivamente volontaria e del tutto gratuita – con uffici giudiziari del Distretto, che stanno consentendo di alleggerire il carico burocratico delle  cancellerie  interessate.

Il legame profondo, autentico e speciale di fiducia reciproca che lega gli uomini dell’Arma e il popolo siciliano sarà rinsaldato con la quotidiana dimostrazione di quell’efficienza e professionalità che da sempre rappresentano la cifra distintiva del Carabiniere.

E’ con l’esempio concreto che realizzeremo la missione più impegnativa e appagante, quella di non disperdere questo prezioso patrimonio di credibilità, ammirazione e affetto da parte degli italiani e dei siciliani.

Viva l’Arma dei Carabinieri, Viva l’Italia

Poi come da tradizione si è svolta la cerimonia di premiazione (nove encomi e una croce di bronzo) degli appartenenti all’arma che si sono particolarmente distinti nello svolgimento del loro servizio. Di seguito nomi e motivazioni.

M.A. ROSARIO VALENTI, MAR. CA. ANGELO BRULICHIO, MAR. CA. CLAUDIO GABROVIC, BRIG. CA. VINCENZO GRECO, APP. SC. SALVATORE VINCIGUERRA ENCOMIo DEL COMANDANTE DELLA LEGIONE SICILIA CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE: “EVIDENZIANDO QUALIFICATA PROFESSIONALITA’ E PERSEVERANTE IMPEGNO, FORNIVANO DETERMINANTE CONTRIBUTO A PROLUNGATA ATTIVITA’ D’INDAGINE CHE CONSENTIVA DI DISARTICOLARE UN’ASSOCIAZIONE  DEDITA AL TRAFFICO DI SOSTANZE STUPEFACENTI. L’OPERAZIONE CONSENTIVA L’ARRESTO DI 7 PERSONE E CON IL SEQUESTRO DI UN’INGENTE QUANTITA’ DI DROGA”. Gela, territorio nazionale ed estero, marzo 2011 – gennaio 2015.

 M.C. SALVATORE GIOIA, ENCOMIo DEL COMANDANTE DELLA LEGIONE SICILIA  CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE: “CON ELEVATA PROFESSIONALITA’ E PERSEVERANTE IMPEGNO FORNIVA VALIDA COLLABORAZIONE IN COMPLESSA ATTIVITA’ INVESTIGATIVA – SVILUPPATA IN ITALIA ED ALL’ESTERO FINALIZZATA AD INDIVIDUARE IL PATRIMONIO OCCULTO, ACCUMULATO NEL CORSO DI QUASI UN TRENTENNIO, DA STORICO ESPONENTE DEL VERTICE POLITICO-MAFIOSO DI COSA NOSTRA PALERMITANA, DECEDUTO NEL 2002. L’OPERAZIONE SI CONCLUDEVA CON L’ARRESTO E LA CONDANNA DI 4 PERSONE, GIUDICATE REPSPONSABILI INTESTAZIONE FITTIZIA DI BENI, RICICLAGGIO E CON IL SEQUESTRO DI CONTI CORRENTI BANCARI, SOCIETA’, IMMOBILI E MOBILI REGISTRATI PER UN AMMONTARE COMPLESSIVO DI OLTRE 60 MILIONI DI EURO”. Palermo, Roma, Olanda, Portogallo, Romania, Spagna, Stati Uniti, Svizzera, Febbraio 2005 – 24 Settembre 2006.

 CAP. MAURO EPIFANI, due ENCOMI DEL COMANDANTE DELLA LEGIONE MArCHE CON LE SEGUENTI MOTIVAZIONI“EVIDENZIANDO ELEVATA PROFESSIONALITA’, NON COMUNE SENSO DEL DOVERE E SPICCATO ACUME INVESTIGATIVO, DIRIGEVA E COORDINAVA, PARTECIPANDOVI PERSONALMENTE AD ATTIVITA’ D’INDAGINE CHE CONSENTIVA DI SOTTOPORRE A FERMO DI INDIZIATO DI DELITTO L’AUTORE DI UN EFFERRATO OMICIDIO”. Chiaravalle (AN), 27 dicembre 2014 – 9 gennaio 2015.

“EVIDENZIANDO ELEVATA PROFESSIONALITA’, NON COMUNE SENSO DEL DOVERE, SPICCATA PROFESSIONALITA’, DIRIGEVA, PARTECIPANDOVI PERSONALMENTE AD ATTIVITA’ D’INDAGINE CHE CONSENTIVA DI TRARRE IN ARRESTO IN FLAGRANZA 3 PREGIUDICATI IN PROCINTO DI COMPIERE UNA RAPINA IN DANNO DI UN ESERCIZIO COMMERCIALE”. Ancona, 4 aprile 2015.

 CAR. SC. LUCIANO RIZZIO, ENCOMIo DEL COMANDANTE DELLA LEGIONE EMILIA ROMAGNA CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE:“DANDO PROVA DI ELEVATA PROFESSIONALITA’, SPIRITO DI SACRIFICIO E NON COMUNI DOTI INVESTIGATIVE , FORNIVA DETERMINANTE CONTRIBUTO A COMPLESSA ATTIVITA’ D’INDAGINE CHE CONSENTIVA DI DISARTICOLARE UN SODALIZIO CRIMINALE DEDITO ALLA COMMISSIONE DI FURTI IN ABITAZIONI E IN ESERCIZI PUBBLICI. L’OPERAZIONE CONSENTIVA L’ARRESTO DI 14 PERSONE, LA DENUNCIA IN STATO DI LIBERTA’ DI ALTRE 12  ED IL RECUPERO DI INGENTE REFURTIVA”. Province di Parma, Ferrara, Reggio Emilia, Milano, Mantova, Modena e Crotone, luglio 2009 – dicembre 2014.

LUOGOTENENTE SALVATORE MANUELLO, GIA’ COMANDANTE DELLA TENENZA CARABINIERI DI SAN CATALDO, LA Croce di bronzo al merito dell’arma dei carabinieri.

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