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Contrasto, o passo indietro di Gesù ? !

Don Salvatore Callari

Contrasto, o passo indietro di Gesù ? !

Lun, 13/03/2017 - 08:01

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L’espressione, per l’uso che ne fa una certa categoria di persone, fa pensare subito  ad una “dimensione” politica. Fare un classico, famoso, fatidico, risolutorio passo indietro! Cosa che, fra l’altro, non sono molti, di fatto,  disponibili a fare. Significherebbe in sostanza, almeno un parziale rinnegamento di se stessi. E si parlerebbe di “perderci la faccia”, di incoerenza, di mancanza di lucidità nei progetti e nei programmi. Nessuno , leggendo, sta supponendo che tutto questo potrebbe  essere un “ oscuro fondale” per lo scenario dove si sta movendo Gesù.  E nessuno percepisce la mia … trepidazione, a muovermi io…. in questo scenario, temendo di non stare nella giusta via. Abbiamo celebrato già la prima domenica di quaresima, nella quale, la liturgia è dominata  dalla narrazione delle tentazioni di Gesù da parte di satana. Tra le tentazioni. o proposte, c’è quella , lusinghiera,  che suggerisce a Gesù di iniziare e svolgere il  suo ministero in modo spettacolare e miracoloso per essere più convincente e più credibile agli occhi del popolo. Gesù rifiuta decisamente perché ha in cuore un programma del tutto diverso, nelle modalità, cioè con le caratteristiche di umiltà, di austerità, di povertà e di interiorità. Cosa che Egli ha fatto. Tuttavia, sembra che Gesù abbia avuto un attimo di ripensamento, là, sul monte Tabor, alla presenza dei tre discepoli prediletti: Pietro, Giacomo e Giovanni. Egli è il Messia , è il Figlio di Dio, colui che salverà il suo popolo  dai suoi peccati . Ma  a più riprese ha parlato del Figlio dell’uomo che sarà preso, flagellato, e messo a morte. E allora sarà vero tutto quello che ha annunciato ? Si potrà avere fiducia in “uno”  che non è in realtà quello che dice di essere.? Che va incontro al fallimento ? Viene (!) spontanea la tentazione di pensare che satana avrà avuto ragione.! Ma lo ha pensato anche Gesù ? Ed ecco che offre  una “prova” che toglie ogni dubbio e così si può capire chi “ è veramente”.Il Personaggio riverito da Mosè e da Elia, che è qualificato e confermato figlio di Dio, da Dio stesso: Ascoltatelo !  E’ vero che Gesù volle offrire “motivazioni”  per la sua credibilità. Ma lo ha fatto dinanzi a pochi ed intimi testimoni. Non di fronte alle folle per raccogliere applausi e consensi ed esprimendo potenza e  autorità., coltivando sensi di orgoglio e vanità.  Ma solo per sostenere la fede degli Apostoli a cui avrebbe affidato il compito di “annunciare” Gesù e di farne comprendere la credibilità, come vero figlio di Dio, la cui parola è salvezza., il cui amore è sconfinato. Ascoltandone la narrazione, noi, oggi, non possiamo sfuggire  alla suggestione di questa “teofania” , della identità di Gesù, e sentirci orgogliosi di essere suoi seguaci, suoi fedeli, e seguendo lui, che pur si sottomise alla sofferenza, ci porta alla gioia della resurrezione, della vita che si rinnova, nel tripudio della vittoria sul peccato. Quella che dobbiamo desiderare e volere fermamente noi.

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