Salute

Riabilitazione post ictus: Sicilia capofila con rete telestroke, uno dei quattro distretti spoke è l’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta

Donatello Polizzi

Riabilitazione post ictus: Sicilia capofila con rete telestroke, uno dei quattro distretti spoke è l’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta

Lun, 27/02/2017 - 16:43

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Sicilia capofila a livello internazionale nell’ambito della riabilitazione post ictus. E’ stata presentata stamane, nella sede dell’Assessorato regionale alla Salute, a Palermo, la rete di telestroke riabilitativo, un sistema al momento unico al mondo – cofinanziato da ministero e Regione per un totale di 1,2 milioni di euro – che consente un salto di qualita’ senza precedenti nell’ambito della neuroriabilitazione.

La rete prevede la costituzione del centro pilota Hub, rappresentato dall’Irccs Bonino Pulejo di Messina, e i distretti Spoke, ovvero l’ospedale Cannizzaro di Catania, il Sant’Elia di Caltanissetta, il Sant’Antonio di Trapani e il Villa Sofia di Palermo.
Alla presenza dell’assessore, Baldo Gucciardi (nella foto), e, in videoconferenza da Roma, Giovanni Leonardi, direttore generale della ricerca scientifica del ministero, Angelo Aliquo’ e Placido Bramanti, rispettivamente direttore generale e direttore scientifico del Bonino Pulejo, hanno illustrato il sistema di teleriabilitazione denominato Vrrs (Virtual reality reahabilitation system), una piattaforma di monitoraggio che permette di seguire a distanza, ma in tempo reale, la riabilitazione motoria del paziente colpito da ictus. Sono stati mostrati inoltre tutti i passaggi di teleriabilitazione con il sistema installato al Bonino Pulejo e un collegamento video con le quattro strutture Spoke sparse per l’Isola.

“E’ una giornata importante per la nostra regione e non solo – ha detto Gucciardi nel corso della conferenza stampa -. Non enfatizzo mai i risultati, che per me sono dei punti di partenza, ma aver realizzato qui la sperimentazione dimostra che la Sicilia puo’ realizzare una qualita’ sanitaria che non teme confronti con nessuno. Nel campo della teleriabilitazione la Sicilia fa addirittura scuola e ne sono davvero orgoglioso”. Evidenziata la caratteristica di mettere in contatto il centro di Messina con altri ospedali regionali, al momento quattro: “Ovviamente – ha aggiunto Gucciardi – tutto questo puo’ essere fatto anche in altri ospedali e persino a casa del paziente, anche con strumenti abbastanza semplici. La tecnologia ci offre tantissimi strumenti che ci permettono un salto di qualita’ senza precedenti”. Soddisfatto il dg del Bonino Pulejo, Angelo Aliquo’: “Il ministero, che ringraziamo, sta credendo e scommettendo su questa regione e sull’Irccs. Noi vorremmo che questi risultati non fossero fatti eccezionali ma la normalita’. Del resto siamo qui per dare un servizio sanitario migliore, per trasformare la Sicilia come luogo della normalita’, non dell’eccezionalita'”.
Bramanti ha dunque sottolineato che “nel mondo, quella da ictus e’ la disabilita’ principale per un giovane adulto, con un danno gravissimo per lo stesso, per la gestione familiare, sanitaria e lavorativa. Provoca danni economici vasti. L’obiettivo – ha spiegato – e’ nobile, ridurre il piu’ possibile la disabilita’. E’ un progetto ambizioso, importante, tecnologicamente supportato, in cui la Sicilia e’ capofila. Per una volta, possiamo dirlo con orgoglio, l’Italia si colleghera’ alla Sicilia”.

Evidenziata la caratteristica di mettere in contatto il centro di Messina con altri ospedali regionali, al momento quattro: “Ovviamente – ha aggiunto Gucciardi – tutto questo puo’ essere fatto anche in altri ospedali e persino a casa del paziente, anche con strumenti abbastanza semplici. La tecnologia ci offre tantissimi strumenti che ci permettono un salto di qualita’ senza precedenti”. Soddisfatto il dg del Bonino Pulejo, Angelo Aliquo’: “Il ministero, che ringraziamo, sta credendo e scommettendo su questa regione e sull’Irccs. Noi vorremmo che questi risultati non fossero fatti eccezionali ma la normalita’. Del resto siamo qui per dare un servizio sanitario migliore, per trasformare la Sicilia come luogo della normalita’, non dell’eccezionalita'”. Bramanti ha dunque sottolineato che “nel mondo, quella da ictus e’ la disabilita’ principale per un giovane adulto, con un danno gravissimo per lo stesso, per la gestione familiare, sanitaria e lavorativa. Provoca danni economici vasti. L’obiettivo – ha spiegato – e’ nobile, ridurre il piu’ possibile la disabilita’. E’ un progetto ambizioso, importante, tecnologicamente supportato, in cui la Sicilia e’ capofila. Per una volta, possiamo dirlo con orgoglio, l’Italia si colleghera’ alla Sicilia”

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