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Roma, arrestato per corruzione Raffaele Marra braccio destro del Sindaco Raggi: inchiesta del 2013

Redazione

Roma, arrestato per corruzione Raffaele Marra braccio destro del Sindaco Raggi: inchiesta del 2013

Ven, 16/12/2016 - 10:00

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E’ stato arrestato Raffaele Marra, attuale capo del personale del Campidoglio e braccio destro del sindaco Virginia Raggi. Il reato contestato è quello di corruzione. Raffaele Marra è un nome da sempre inviso ad una parte del Movimento 5 Stelle per il suo passato politico, avendo lavorato anche con Gianni Alemanno e Renata Polverini

La vicenda che ha portato all’arresto di Marra è legata all’inchiesta sulla compravendita delle case Enasarco e risale al 2013. In quel periodo Marra era a capo del dipartimento politiche abitative del Comune di Roma. L’indagine è coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Ielo.

Oltre a Raffaele Marra, i carabinieri del nucleo di via In Selci a Roma, hanno arrestato anche il costruttore e immobiliarista Sergio Scarpellini. I pm contestano anche a lui il reato di corruzione nell’ambito dell’inchiesta sulla compravendita delle case Enasarco.

Nel settembre scorso Raffaele Marra era stato al centro del caos nomine in Campidoglio, contestate all’interno dei Cinque Stelle. Il dirigente, inizialmente nominato vicecapo di gabinetto della sindaca, è stato poi spostato alla guida delle Risorse Umane come capo del personale del Campidoglio.

Ma non è tutto. L’Authority anticorruzione (Anac) e la procura di Roma indagano sulla nomina alla direzione turismo del Campidoglio di Renato Marra, fratello di Raffaele. E’ l’effetto di un esposto presentato il 14 novembre dall’associazione dei consumatori Codacons, che chiedeva di accertare la possibile violazione dell’articolo 7 del codice di comportamento dei dipendenti pubblici, in vigore dal 2013 (‘il dipendente si astiene dal partecipare all’adozione di decisioni o ad attivita’ che possano coinvolgere interessi propri, ovvero di suoi parenti, affini entro il secondo grado’), ma anche “responsabilita’ penalmente rilevanti quali il reato di abuso di ufficio”.

Inoltre un’inchiesta del settimanale L’Espresso ha svelato suoi presunti legami impropri in passato con alcuni costruttori, dai quali avrebbe ricavato vantaggi. Accuse sempre smentite da Raffaele Marra, che ha annunciato querele. Un’altra spina nel fianco per Raggi, dopo la vicenda Muraro.

“Prima le tardive dimissioni della Muraro, poi le perquisizioni in Campidoglio, oggi l’arresto di Marra: quando dissi che stavano riciclando il peggio, quando raccontai i legami pericolosi di questa gente, Grillo, Di Battista e Di Maio mi insultarono. Oggi non chiederanno scusa. Perché sono politicamente corresponsabili”, scrive su Facebook il presidente del Pd Matteo Orfini. (Fonte ansa.it)

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