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Referendum, Faraone: “Tornare presto al voto, sfida non si ferma”

Redazione

Referendum, Faraone: “Tornare presto al voto, sfida non si ferma”

Mar, 06/12/2016 - 12:23

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PALERMO – “Abbiamo perso una battaglia, ma la sfida per il cambiamento non si ferma qui. Tornare al voto al piu’ presto credo sia ormai necessario”. Lo scrive su Facebook Davide Faraone, fedelissimo del premier Matteo Renzi, sul voto al referendum. “Quella che l’Italia ha vissuto, e con essa la Sicilia – ha proseguito il sottosegretario all’Istruzione, leader dei renziani siciliani – e’ stata una grande sfida democratica. E’ stato bello essere al fianco di Matteo Renzi in questa importante battaglia per il Paese. Ci sono sfide in cui credi, che senti di dover combattere perche’ sei convinto di essere dalla parte giusta anche se sai di avere tutti contro. E’ stato bello essere al fianco di tante donne e uomini che ci hanno creduto, che hanno pensato di poter vincere questa partita. E invece l’abbiamo persa. Nettamente e senza attenuanti”. Se guarda ai dati della sua regione, “la sconfitta assume contorni ancora piu’ clamorosi ed inequivocabili. Matteo, da grande leader qual e’, si e’ assunto la responsabilita’ e la totale paternita’ di questa sconfitta e ha deciso di lasciare palazzo Chigi, con coerenza e determinazione. Io ho condiviso questa scelta e naturalmente in questa scelta c’e’ anche la mia di assunzione di responsabilita’, in quanto componente del suo governo. Ho rispetto per chi manifesta una idea anche contraria alla mia e si batte per quella idea, ma non mi piacciono i sostenitori del No del giorno dopo, quelli che hanno deciso di non giocare la partita referendaria, ergendosi a vincitori soltanto a risultato acquisito. Non mi piace chi ha detto di aver giocato la partita, salvo poi sottolineare di non essersi impegnato, in fondo, cosi’ tanto. Frasi pronunciate quando il Si’ aveva gia’ perso nettamente. Io ci sono stato in quel campo da gioco, non ho evitato nessun tackle e sono uscito con la maglietta intrisa di sudore e con addosso i segni della sconfitta. Me ne assumo pienamente le responsabilita'”.