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Mafia: sigilli a tesoro imprenditore, “re” della cocaina nel palermitano

Redazione

Mafia: sigilli a tesoro imprenditore, “re” della cocaina nel palermitano

Gio, 22/12/2016 - 09:51

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PALERMO – Beni per oltre un milione di euro sono stati sequestrati a un imprenditore ritenuto contiguo alla cosca di Villabate. La Sezione patrimoniale dell’Ufficio Misure di prevenzione della questura di Palermo, ha eseguito il provvedimento nei confronti di Francesco Antonino Fumuso, 49 anni. Su proposta del questore Guido Longo, il Tribunale di Palermo ha cosi’ emesso il decreto con cui ha disposto, oltre all’applicazione della misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, il sequestro di una lussuosa villa a Misilmeri, di numerosi appezzamenti di terreno, di un’impresa individuale di vendita di prodotti ortofrutticoli, alimentari e bibite, di innumerevoli veicoli e macchine agricole, nonche’ conti correnti. Fumuso e’ ritenuto a capo di imponenti traffici di cocaina e hashish, finalizzati ad alimentare i mercati dello spaccio di Palermo Villabate e Misilmeri.
Tra i precedenti penali dell’imprenditore-trafficante, ricettazione e traffico di internazionale di auto rubate, favoreggiamento, bancarotta fraudolenta aggravata e in particolare detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, reato per il quale e’ stato piu’ volte condannato. Il 12 luglio, nell’ambito dell’operazione “Tiro Mancino”, condotta dalla Squadra mobile di Palermo, Fumuso, insieme ad altri familiari tra cui il figlio Antonino, e’ stato arrestato per il ruolo di primissimo piano svolto nell’ambito dell’associazione a delinquere specializzata, come ha accertato la polizia di Stato – nel narcotraffico. In particolare la Procura di Palermo gli ha contestato l’approvvigionamento al fine del successivo spaccio di 420 chili di hashish, acquistati in Emilia Romagna e sequestrati il 31 luglio 2013. Nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Palermo il 30 giugno e’ stato definito “soggetto di preoccupante spessore criminale”. Le indagini patrimoniali eseguite dalla questura di Palermo hanno verificato una dimensione reddituale formalmente modesta a fronte degli acquisti e degli investimenti effettuati in relazione alla compravendita di numerosi beni mobili ed immobili, alla costruzione di una lussuosa villa e all’avviamento dell’attivita’ di vendita di prodotti ortofrutticoli, alimentari e bibite.

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