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Mirco Scarantino: un simbolo positivo di Caltanissetta

Michele Spena

Mirco Scarantino: un simbolo positivo di Caltanissetta

Lun, 08/08/2016 - 10:46

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CALTANISSETTA – Ha sollevato un peso quasi cinque volte superiore al suo, è arrivato settimo nella finale olimpica, unico europeo dopo i campioni asiatici, specialisti assoluti nella sua disciplina, un tempo preferita dagli atleti dell’Europa orientale e oggi monopolizzata dall’estremo oriente.
Per seguire la sua gara, snobbata dalla RAI, abbiamo dovuto destreggiarci con una app di non semplice raggiungibilità, al suo impegno è stato preferito quello di giochi di squadra di altri paesi, non sappiamo per quali ragioni di diritti e di sponsor.
Però, proprio per questo Mirco, con il suo splendido risultato, per nulla scontato alla partenza, che ha raddoppiato il 14° posto delle Olimpiadi precedenti, può essere il simbolo per la sua Città di un presente e di un futuro possibili, concreti.
Sollevare pesi molto più grandi di noi, impegnarsi costantemente, silenziosamente e seriamente, senza distrazioni, senza spettacolarizzazioni né vanità, è la consegna che questo nostro ragazzo ci propone se vogliamo esistere dignitosamente come comunità nel tempo che ci è dato vivere, senza continuare a rimpiangere il passato (e spesso mistificandone la memoria), senza turlupinare il presente con verbalismi parolai fini a se stessi e senza vagheggiare un futuro con profezie improbabili di rinascite civiche di cui non si riconoscono, ad oggi, i fondamenti.
Non basterà festeggiare adeguatamente Mirco al suo ritorno e proporlo per qualche giorno all’attenzione social-mediatica della nostra cittadina. O, come spesso accade, farfugliare su come questi esempi siano i semi di una “rinascita civica, culturale, sociale, etc., etc., etc.
Bisognerebbe interiorizzarne il metodo, la tenacia quotidiana, la forza di puntare in alto senza limiti di speranza ma con la concretezza dei risultati possibili. Bisognerebbe imparare da lui a non stancarsi di fare fatica, a non scoraggiarsi quando sembra che le forze vengano meno, a non demoralizzarsi se non ci si vede subito riconosciuto e apprezzato il proprio impegno, ma continuare ad andare avanti credendo fino in fondo al proprio progetto, fino a raccogliere i risultati.
Con il pessimismo dell’intelligenza e l’ottimismo della volontà, come diceva Gramsci. Mirco ha fatto la sua parte alla grande: ora tocca a noi tutti nisseni, nessuno escluso.

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