MUSSOMELI – L’improvvisa dipartita di ieri di “Pitruzzu” Ciccarelli ha destato viva impressione nell’ambiente mussomelese e non solo. Poeta, sportivo e giornalista Pietro Ciccarelli, cresciuto a Mussomeli in Via Generale Cascino ha avuto sempre nell’animo il suo “paesello” come amava definirlo e di cui era orgoglioso. Qui spesso vi ritornava soprattutto per la festa della Madonna dei Miracoli. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche sportive soffermandosi sugli approfondimenti. Proprio in periodo assai recente aveva dato la sua disponibilità ad una possibile collaborazione con la redazione del “ FATTONISSENO”. Lo vogliamo ricordare pubblicando quanto lo scomparso ha pubblicato sulla pagina FB “Mussomelesi nel Mondo” ed un breve video allorquando “Pitruzzu” augurava alla squadra di calcio del Mussomeli il passaggio in Eccellenza.
” SCECCU D’ ORU ” di Pietro Ciccarelli
- Pietro Ciccarelli
- SCECCU d’ORU “Sceccu d’Oru, allo stato civile di Mussomeli, Vincenzo Ciccarelli, mentre visse fu noto per la sua ricchezza. Fu la seconda persona a possedere un’automobile in paese. La prima se l’era portata dall’America Vincenzo Tuzzeo, nonno dell’attrice di teatro Adriana Tuzzeo. Il soprannome gli fu affibbiato da un parente della prima moglie di Ciccarelli, la signora Clelia Mancuso. Per via del fatto che si poteva giocare con il cognome: ciccarello, sciccarello e,siccome godeva della fama di essere “ricco”, da lì fu facile attribuirgli la “ngiuria” di Sceccu d’Oro. Vincenzo Ciccarelli, durante il periodo bellico della Prima Guerra Mondiale, si occupò dell’Esattoria comunale. Non potendo molti concittadini pagare le tasse, causa le ristrettezze dovute al conflitto, il Ciccarelli approntò di tasca propria(vendendo anche un apprezzamento di terreno) e venne incontro ai bisogni della gente. Cosa che ripeté anche negli anni bui della Seconda guerra mondiale. Per questo atto di alto atto di generosità ed abnegazione fu insignito dal Regno d’Italia del titolo, allora prestigioso, di Cavaliere. La famiglia Ciccarelli era originaria di Castronovo di Sicilia. Il magistrato Dottor. Francesco Ciccarelli giunse a Mussomeli per svolgere il compito di Pretore. Conobbe e sposò la signorina Antonina Nigrelli dalla quale ebbe tre figli: Salvatore, Giuseppe e Vincenzo appunto. Salvatore (don Totò) e Giuseppe (don Pepe), purtroppo ebbero nella loro breve esistenza problemi seri di salute, mentre Vincenzo fu l’unico in grado di gestire l’eredità materna. Il Cavaliere Vincenzo Ciccarelli, rimase vedovo e senza prole dalla prima moglie e sposò la primogenita dei una delle famiglie più in vista dei paese, Pietro Giudici, segretario comunale. Pietro Giudici era figlio del deputato nazionale e sindaco di Mussomeli, il cui ritratto del pittore Frangiamore è nella stanza del Sindaco. I Giudici di Mussomeli sono tutti discendenti diretti dello scrittore Paolo Emiliani Giudici. Con la seconda moglie il cavaliere Ciccarelli ebbe tre figli. Francesco, Rita e Pietro. Il primogenito, tuttora in vita e ormai in pensione ha esercitato il mestiere di fotografo. La seconda Rita è stata insegnante statale di ruolo nelle scuole elementari. E’ purtroppo scomparsa nel 2009 per un male incurabile. Il più piccolo Pietro, detto anche Pitruzzu, vive a Palermo, dove svolge l’attività di giornalista e si diletta a scrivere poesia, sia in italiano (lingua a lui sempre stata ostica!!!) e soprattutto in vernacolo mussomelese. Scrivo queste poche note, in parziale rettifica e maggiore precisione da quanto riportato nel libro a pagina 258 e259, fra l’altro, curato molto bene dalla ricercatrice delle tradizioni popolari, l’insegnante Maria Sorce Cocuzza dal titolo Antologia dei Soprannomi Mussomelesi.
- Pietro Ciccarelli.”

