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L’amletica SS 640…tra dubbi e rinvii

Redazione

L’amletica SS 640…tra dubbi e rinvii

Mar, 05/01/2016 - 21:43

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Pagine 8-9 del mensile “il Fatto Nisseno” di dicembre 2015

CALTANISSETTA – Ebbene si i miracoli esistono, lì dove adesso ci sono solo terra e detriti, proprio li ci sarà una strada. Entro il 4 gennaio, è sicuro. Dal 4 gennaio tutti potremo finalmente transitare dalla nuova bretella da e per l’autostrada Palermo -Catania. Il 4 gennaio dicevamo, anzi lo dicevano i tecnici della CMC, la cooperativa Muratori Cementizi di Ravenna che sta operando al raddoppio della SS640. Evidentemente, dati i continui annunci di apertura, volutamente mendaci a questo punto, è evidente che avrebbero fatto meglio a specificare l’anno dato che ad oggi i lavori stanno talmente indietro da far comprendere questa società sia stata in palese malafede. Ora, inutile tornare a raccontare di come il progetto del tratto nisseno sia partito con due anni di ritardo rispetto a quello agrigentino, anche perché le motivazioni sarebbero assurde se non penose e comunque legate a motivazioni di bassissimo profilo politico.
Ma che le azioni reazioni della politica nissena rispetto a questa opera nata male cresciuta peggio siano state flebili però è facilmente riscontrabile, come nel caso della tiepida protesta dell’allora sindaco Salvatore Messana che inscenò, con la sua proverbiale grande veemenza (!) una sorta di sit-in davanti la rotatoria di Viale Leone XIII, quando si paventava che lo storno dei finanziamenti dopo l’abolizione dell’Ici nel Giugno 2008 avrebbe fatto perdere 819 milioni di finanziamento per l’opera.
20151211_091132Ma torniamo ai giorni nostri, è inutile girarci attorno o fare i damerini di fronte ai reiterati ritardi nell’apertura della bretella da parte della politica nostrana. Peccato che a fare la figura del damerino sia proprio l’inquilino più autorevole di palazzo del Carmine ovvero Giovanni Ruvolo il quale in questa vicenda sta recitando l’innegabile ruolo del passeggero di un aereo che osserva dal suo oblò cosa avviene su una pista, prima del decollo. Così dal suo finestrino appannato guarda i camioncini con i bagagli e gli uomini che fanno rifornimento ed aiutano nelle manovre, mentre l’aereo, con a bordo suo timido passeggero si appresta al decollo. Peccato che in questa occasione, il timido passeggero dovrebbe essere invece il pilota! Un pilota esperiente, capace di portare a destinazione i passeggeri, ovvero i propri concittadini, evitando ogni inconveniente se non lo schianto. Lui invece si sente e si comporta da ignaro passeggero. Così è se vi pare, ma pure se non vi pare.
Come denunciato più volte dalle opposizioni di Palazzo del Carmine, primi fra tutti quelli di Caltanissetta Protagonista, i giganti della CMC Ravenna fanno e disfanno tutto quello che vogliono, con il tacito assenso della politica di maggioranza locale e siciliana, distribuiscono, anzi promettono, prebende qua a e là negli ambienti più o meno importanti sotto forma di sponsorizzazioni a questa o quella manifestazione, poi fanno sul territorio da loro occupato fanno quello che gli pare. Esempi? Qualcuno si è mai chiesto come mai nel tratto agrigentino della ss.640, e solo in una piccola parte del tronco nisseno,di fianco al cantiere, la circolazione si svolge su stradine secondarie di circolazione alternativa? Evidentemente quelle opere di contorno hanno dei costi, che nel caso del tratto di collegamento per lo svincolo della A19, devono essere sembrati talmente insormontabili da far decidere per la chiusura damblè della vecchia bretella con deviazione sulla 626, con un aggravio di percorrenza anche di 30 minuti dal capoluogo allo svincolo A19. Certo l’appalto è importante e strutturalmente le opere richiedono un dispiegamento di uomini e mezzi impressionante. Nello specifico il progetto per la realizzazione del secondo “Maxilottto SS 640 Agrigento-Caltanissetta” tratto della Strada nazionale SS 640, dal km 44 al raccordo Imera, prevede la costruzione di 5 gallerie artificiali, 4 tunnel, 13 viadotti, 10 cavalcavia, 1 cavalca ferrovia, 1 ponte ad unica campata. Fiore all’occhiello sarà il tunnel di Caltanissetta con galleria a doppia canna. Ciascuna canna alloggia una carreggiata con due corsie più corsia d’emergenza. La lunghezza della carreggiata a destra è di 3.992 m. mentre quella di sinistra è di 3.877 m. Un progetto di oltre 450 milioni di euro ottenuto grazie alla presentazione di un ribasso di oltre il 38% ma di questi tempi, un simile ribasso, nonostante il peso dell’importo non garantisce margine d’impresa. Così basta limare qua e là, dalle opere compensative ai subappalti e come raccontano gli esponenti di Caltanissetta protagonista “hanno cercato di tirare i costi coi subappaltatori non lasciando margine di guadagno ad alcuno; anzi i ritardati pagamenti se non addirittura i contenziosi hanno messo in ginocchio non pochi imprenditori della zona”. Di fatto il racconto corrisponde a quello di alcune aziende nissene che hanno dapprima realizzato i lavori e poi si sono viste coinvolte nel gioco delle transazioni al ribasso accettando di perdere pur di non “straperdere”. Tra Ottobre e Novembre mentre venivano lasciati fuori dai cancelli parlamentari della Repubblica del Movimento 5 Stelle, in visita ispettiva al cantiere, volavano gli stracci tra Tecnis ed Empedocle2 sulle responsabilità di un provvedimento di sequestro di alcune aree del cantiere da pare dei carabinieri, in esecuzione ad un decreto emesso dal G.I.P. del tribunale di Caltanissetta che ravvisava nel cantiere di raddoppio della 640, l’utilizzo di “calcestruzzo non conforme alle previsioni contrattuali”. Tutto perfetto insomma, in un momento in cui la viabilità siciliana ha mostrato delle carenze strutturali e progettuali che hanno danneggiato l’economia di una regione, notizie del genere non possono che rassicurare gli automobilisti.
20151211_091843Capitolo a parte meritano le opere compensative. Dall’ex consigliere comunale Lovetere, agli attuali consiglieri Oscar Aiello e alla neo centrista Oriana Mannella, passando per il Movimento 5 Stelle, per Caltanissetta Protagonista o ancora al consigliere del Polo Civico Salvatore Licata, in tanti hanno denunciato lo scempio di opere prima promesse poi dissolte come una bolla di sapone. Dalle veementi richieste dell’ex consigliere Michele Giarratana soprattutto per la realizzazione del preziosissimo svincolo di C.da Anghillà, alle continue conferenze dei servizi disertate da impresa e committente dei lavori, a quella relazione ben dettagliata dell’allora assessore Andrea Milazzo del 12 Gennaio 2012, ne è passata di acqua sotto i ponti, ma alla fine nulla è successo. Così questo è quello che è rimasto (sulla carta): Giardino della Legalità nel quartiere San Luca (completamento); attivazione del tavolo di progettazione del Parco Balate; Circonvallazione che dovrebbe congiungere la via Rochester con la parte alta della città; Messa in sicurezza definitiva e/o eventuale bonifica della discarica di contrada Stretto; opere di urbanizzazione di Pian del Lago con la realizzazione dell’illuminazione e dei marciapiedi; rifacimento della pavimentazione stradale nel centro urbano; realizzazione del bivio Santa Caterina, opera ritenuta indifferibile in quanto collegamento diretto con lo snodo ferroviario di Caltanissetta Xirbi, e la zona Est della città (quartieri Santo Spirito e Santa Barbara). Tutte opere dicevamo mai realizzate, alcune delle quali forse timidamente in itinere, come nel caso del giardino di San Luca, peraltro alcuni interventi sono stati concordati come compensatori non essendo nemmeno citati fra i suggerimenti pubblicati in Gazzetta dal Cipe. Intanto, ormai da anni, i poveri automobilisti continuano a prendere rischi e mettere a repentaglio se stessi e loro auto nella rotatoria di Grotticelli zona Cacciatore a causa degli sversamenti di liquame argilloso proveniente dallo scavo della nuova galleria. Tutto è talmente perfetto che non si ritiene utile inviare mai una pattuglia di vigili urbani sul posto. Sarà sicuramente il sudore della fronte dei manager dell’Anas a bagnare l’asfalto…

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