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Da Palazzo del Carmine il regolamento sui dehors, Bellomo come Armstrong: il primo

Michele Spena

Da Palazzo del Carmine il regolamento sui dehors, Bellomo come Armstrong: il primo

Gio, 10/12/2015 - 00:22

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imageCALTANISSETTA – La nota diffusa ieri dal comunicatore di Palazzo del Carmine lasciava pochi dubbi sulla storicità e grandezza dell’evento. La foto sorridente e compiaciuta dell’Assessore Bellomo, che dopo il ‘liscio’ della Vara all’expo finalmente ha fiutato l’impresa riconquistando il colore originario, ci garantisce la certezza di un evento irripetibile. Tutto ciò ci viene annunciato meritocraticamente con un fragoroso rullo di tamburi mediatico: per la prima volta nella storia, la città di Caltanissetta ha il regolamento per i Dehors.
Caspita, ci siam detti, abbiamo il regolamento per i Dehors, la storia di Caltanissetta sta cambiando, e noi siamo fortunati a vivere questo presente, quasi come i nostri genitori che hanno assistito al primo allunaggio.
Immaginavamo già l’assessore Bellomo nella stessa tenuta di Neil Armstrong che compiva il primo passo di quella che sarebbe diventata la corsa più grande della storia.
Ricevuto l’annuncio abbiamo cercato di comprendere, cercando nei libri di storia i Dehors, ma non abbiamo trovato nulla, pur avendo spaziato dai megaliti celtici di Stonehenge, alle mura del Colosseo, al Mose di Venezia. Qualche ansioso lettore asciutto di lingue straniere, ma con la febbre di cavallo ha telefonato in redazione chiedendo se stesse aprendo un ippodromo con spazio scommesse in città.
Munendoci di vocabolario inglese italiano, (ci si perdoni l’ignoranza), verifichiamo che trattasi di spazio esterno, ed in particolare lo spazio esterno dei bar e ristoranti.
Ebbene si cari lettori, il momento storico per la nostra città e’ che finalmente sapremo come collocare tende e pedane.
Gran sballo…l’invenzione del secolo!
Non mettiamo in dubbio l’utilità dell’invenzione e l’impegno dei nostri geniali amministratori, ma forse il termine “storia” dovrebbe essere utilizzato con prudenza e la sobrietà dovrebbe ispirare una comunicazione istituzionale che da tempo ci appare un po’ “gasata”.
Vi immaginate i nostri figli che invece di studiare la prima guerra di indipendenza cominciano a montare tende da campeggio?
Per il resto complimenti all’Amministrazione Comunale per l’ideona ed arrivederci alla prossima “trovata”.