CALTANISSETTA – Sono tornati i Moncada a Caltanissetta, il Principe Guglielmo e consorte, per rievocare l’anno del dopo congiura anti-spagnola. In un solo giorno hanno rivissuto l’ultimo di loro permanenza nell’allora feudo. In una Sicilia carica di tensioni politiche, stanca del potere iberico di re Filippo IV e che vuole rendersi autonoma, “Il Principe di Paternò appare come faro in mare aperto per tutti coloro che vogliono coltivare il sogno di libertà – afferma Michele Albano autore e regista della rievocazione storica andata in scena a Palazzo Moncada giovedì scorso – un periodo interessantissimo che, in qualche modo, ha segnato le sorti di Caltanissetta”. La storia, infatti, nasconde inganni e tradimenti e “Un Moncada sul Trono di Sicilia” rimane solamente un sottotitolo che introduce e racconta “Il sogno spezzato” di una casata e di un intero popolo. Un progetto nel progetto potremmo dire. Difatti la rievocazione è stata il momento clou nell’ambito delle iniziative programmate per il Museo Diffuso Moncadiano, nuova creatura nel panorama culturale nisseno, frutto della sinergia tra enti pubblici come il Comune, la Diocesi, la Regione Siciliana ed il Servizio Turistico Regionale, l’Istituto Alberghiero “Di Rocco” e realtà associative quali Alchimia, la Pro Loco e l’Associazione Provinciale Cuochi.
Il tutto condito ed articolato grazie alle capacità e conoscenze di professionisti consolidati tra i quali gli storici Giuseppe Giugno e la professoressa Rosanna Zaffuto, l’autore drammaturgo Michele Albano e i maestri cuochi Giovanni Chianetta, Ottavio Miraglia e Lillo De Fraia. “Sono soddisfatto del lavoro che abbiamo portato a termine. È l’ennesima dimostrazione che lavorando insieme si possono ottenere risultati unici e di valore indiscutibile – continua Michele Albano – Con questa rievocazione con banchetto barocco abbiamo aperto una strada per nuove esperienze nell’ambito della conoscenza della storia e delle tradizioni di Caltanissetta. È stato un onore, oltre che un grande piacere, poter collaborare con i maestri cuochi, i ragazzi dell’alberghiero e soprattutto gli amici che sono stati i protagonisti della drammatizzazione.” Il cast è stato composto da Piero Carà, Luigi Bartolomeo, Emanuela Arena, Ilaria Testaquatra, Fabrizio Dellutri, Martina D’Antoni, Concetta Lauretta, Roberta Bannó, Jessica Giannone, Pippo Speranza, Simone Bannó e Concetta Cataldo. Il servizio fotografico è stato curato da Ettore Garozzo, Giuseppe Carlino ed Alan Marotta. Testi, regia e direzione artistica dell’evento di Michele Albano.

