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Sbagliare è umano, perseverare è diabolico: da Palazzo del Carmine un quadro a tinte “grigie”

Michele Spena

Sbagliare è umano, perseverare è diabolico: da Palazzo del Carmine un quadro a tinte “grigie”

Gio, 19/11/2015 - 15:55

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imageCALTANISSETTA – In cosa dovrebbe contraddistinguersi una piccola comunità come quella della città di Caltanissetta?
Una classe dirigente composta da una borghesia cattolica, intelligente ma silenziosa.
Un senso della riservatezza e della misura sviluppato, talvolta forse troppo.
Una cittadinanza apparentemente statica, ma che ha saputo e sa dimostrare il proprio grande segno di apertura e di appartenenza ad un universo più vasto, accogliendo con grandi difficoltà ed egual tolleranza una moltitudine crescente di immigrati di diversa etnia e religione.
Una cittadinanza che ha pianto per l’11 settembre, per la strage di Lampedusa e per l’attentato di Parigi con lacrime dello stesso colore, perché i morti sono uguali tra loro anche più dei vivi.
Le bandiere del Comune, luogo del Governo locale, espressione di quella cittadinanza, dopo quel tragico 13 novembre, sono rimaste a mezz’asta in segno di lutto.
Le scuole tutte, sono impegnate a far comprendere ad attoniti e terrorizzati piccoli alunni, da giorni ansiosi di comprendere cosa è successo e le motivazioni di tanto sangue, che i fatti mostruosi a cui hanno assistito, sono frutto di una sparuta minoranza di fanatici, che con la religione hanno poco o niente a che fare, ed il miglior modo per combattere il terrorismo e’ di continuare a vivere fiduciosi l’uno accanto all’altro, impedendo che l’odio prenda il sopravvento.
Unità, compostezza e senso di protezione, questo dunque dovrebbe contraddistinguere la piccola comunità Nissena.
Ma mentre il mondo piange le sue vittime, studia tattiche preventive per un nemico insidiosissimo e cerca di educare le giovani generazioni alla cultura non violenza ed alla tolleranza, cosa fa il Presidente del Consiglio Comunale, seconda carica cittadina, durante una conferenza dei capi gruppo finalizzata alla rimodulazione delle commissioni consiliari?
Durante un diverbio con un collega lo nomina con l’appellativo di “terrorista dell’ISIS” infrangendo così quel delicato vaso di cristallo che costituisce il fragile sistema di relazioni di una comunità che, nonostante tutto (e per fortuna) e’ riuscita a mantenere il controllo senza l’ausilio delle proprie figure istituzionali.
imageNon ci appassioneremo a ricercare la motivazione di tanto fervore, da indurre l’alto rappresentante del civico consesso a mettere sullo stesso piano le sue “commissioni” con quanto è successo e sta succedendo nel mondo. Ci basta pensare alla compostezza della coppia di genitori veneziani, nell’annunciare al mondo la perdita della propria figlia nell’attentato del bataclan per comprendere, purtroppo, quanti anni luce dobbiamo percorrere per assistere a scene “normali”
Ci siamo in passato innocentemente soffermati sulla visione ludica del Presidente del Consiglio Comunale. Le risate alla festa di San Michele e alla visita del Presidente della Repubblica, passando anche dalla scampagnata con la CMC. Ancora ‘calda’ e’ la vicenda dell’sms delle dimissioni del Sindaco, e ci ritroviamo stavolta di fronte ad una prova preoccupante di incontinenza comportamentale, consumata dalla seconda carica cittadina in una sede pubblica ed ufficiale, dove il malcapitato “terrorista” ha per altro anticipato a mezzo stampa di stare per valutare azioni a sua tutela.
Non spettano a noi i giudizi politici sull’equilibrio di chi rappresenta la cittadinanza nei luoghi deputati, ma certamente non possiamo fare a meno di osservare, e ce ne dogliamo veramente, che una gaffe del genere rischia di vanificare gli sforzi educativi di una comunità, già fortemente alla corda per le proprie questioni interne sul tema dell’immigrazione, ed alla quale, la perdita di controllo delle figure che oggi ne costituiscono punti di riferimento, assume contorni critici e certamente destabilizzanti.
Speriamo che questo incidente rientri al più presto, e metta la parola fine alla interminabile serie di spettacoli poco piacevoli a cui i nostri concittadini, loro malgrado stanno assistendo.
Errare è umano, perseverare è diabolico.

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