CALTANISSETTA – Riceviamo e pubblichiamo.
Era il 1995 quando Andrea Camilleri scrisse un romanzo dal titolo “Il Birraio di Preston”. Il racconto traeva spunto da una vicenda che vedeva protagonista il bellissimo Teatro di Caltanissetta, nel giorno della sua inaugurazione. Oggi l’ironico e sagace scrittore, avrebbe tantissimo materiale giornalistico e politico, per riproporre un nuovo romanzo il cui titolo potrebbe essere: “ La Vara all’EXPO”.
La storia potrebbe partire dall’idea di un cittadino che propone all’Assessore competente l’idea di portare il famoso gruppo sacro, rappresentante “l’Ultima Cena”, all’Esposizione Universale di Milano 2015, il cui tema, “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, include tutto ciò che riguarda l’alimentazione.
L’amministratore e il primo cittadino riconoscono che l’idea è fantastica, infatti, l’EXPO è visitato da milioni di persone da tutto il mondo e ciò potrebbe rappresentare un volano culturale ed economico significativo, per la piccola cittadina posta nel cuore della Sicilia. Qui, però, la trama si infittisce, sfiorando contesti grotteschi e pirandelliani. Sindaco e assessore, infatti, dovranno combattere insidie e boicottaggi provenienti da ogni dove: novelli critici di storia dell’arte, burocrati, giornalisti e giornalai, animalisti, politici di belle speranze, e, per assurdo lo stesso cittadino che propose l’idea, cercano di boicottare la nobile iniziativa, finanche un prete cerca di evitare la partenza dell’opera verso Milano.
Ebbene si, gli ingredienti per una storia avvincente ci sono tutti!!!
Passando alla realtà, la Vara dell’ultima cena è presente all’Esposizione Universale di Milano 2015 e questo non può che riempire di orgoglio ogni Nisseno. Per una settimana, statisticamente la più visitata, perché la conclusiva, il Mondo godrà dell’opera del Biancardi e la curiosità nel conoscere le Nostre tradizioni porterà certamente visitatori, magari non obbligatoriamente con gli occhi a mandorla, in città.
È ovvio che in un mondo perfetto tutti i cittadini di Caltanissetta sarebbero stati felici dell’evento, ma non tutti sanno che Vittorio Sbarbi, Achille Bonito Oliva rispetto ad alcuni saccenti cittadini sono dei emeriti dilettanti, e quindi critiche e sparate pseudo culturali hanno denigrato una iniziativa, innegabilmente valida e di alto profilo. Da persona amante della libertà di pensiero mi pare comunque giusto che le critiche, purché costruttive, ci siano, ma aldilà di tutto, un plauso va all’Amministrazione Comunale ed in particolare agli Assessori ed al Sindaco per avere fermamente creduto nel progetto e per essere riusciti ad introdurre, in un contesto universale, un pezzo di Sicilia.
Vincenzo Lo Muto, O.d.P Agorà 93100 (Polo Civico. Cives 3.0)

