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Riflessioni. Redde rationem quattro anni e mezzo dopo

Michele Spena

Riflessioni. Redde rationem quattro anni e mezzo dopo

Gio, 28/05/2015 - 16:15

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185102357_tribunale_aula4Era il 10 dicembre 2010. La questura di Caltanissetta, su delega della Procura della Repubblica eseguiva un’operazione che per il numero degli arresti e la caratura degli indagati, fece tornare alla mente la storica operazione ‘leopardo’ che nei primi anni novanta porto’ sul banco degli imputati una parte rilevante dell’imprenditoria locale. La scena politico sociale che accoglie l’operazione redde rationem è però profondamente diversa.
Le regole della moralizzazione della politica e del mondo imprenditoriale sono state nel frattempo riscritte. Sono passati i tempi di tangentopoli e delle stragi di mafia.
Ciò nonostante l’evento ebbe delle conseguenze traumatiche sul sistema politico cittadino e sull’esperienza di governo della giunta di centro destra che amministrava la città dopo un decennio di governo di centrosinistra.
Nel procedimento furono interessati parenti di due assessori di Campisi, che azzero’ la Giunta a seguito delle dimissioni degli stessi, e scegliendo di voltare pagina, conferì nuovi incarichi assessoriali a tecnici, stabilendo un precedente dal sapore eversivo nella storia e tradizione di una città, da sempre contraddistintasi come laboratorio di alleanze e strategie politiche. Ciò causo’ ulteriori sconvolgimenti.
Nel gennaio 2011 si dimisero, in rapida successione, i presidenti delle commissioni consiliari ed il presidente del consiglio comunale del colore politico del sindaco. Tutto sembrava derivare verso l’isolamento della squadra di governo e l’ingovernabilità che per fortuna non si verificò. La giunta cominciò ad amministrare in apparente noncuranza del fuoco continuo ed incrociato, anche se le conseguenze sui componenti furono pesanti. Il travaglio subito, unitamente alle cicatrici lasciate dalla lotta per la rimessa in ordine del sistema dei rifiuti ed altre battaglie, sfiancò, ponendo le premesse per la fine dell’esperienza di governo misto di centro destra e tecnico della città, che con tutte le sue vicissitudini non sarà comunque dimenticata facilmente.
Sarebbe utile, o forse solo interessante, sapere cosa ne sarebbe potuto essere di quell’esperienza se nel 10 dicembre 2010, come fino ad ora la verità giudiziaria ha sancito, le cose fossero andate diversamente, ma non proviamo neanche ad immaginarlo. Non è nostro compito. Ci limitiamo soltanto ad aggiungere una delle probabili ultime pagine di una storia già scritta.

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