Salute

Caltanissetta, nipote “frega” 5000 euro a zio 84enne: l’esca, una piacente donna di 70 anni

Donatello Polizzi

Caltanissetta, nipote “frega” 5000 euro a zio 84enne: l’esca, una piacente donna di 70 anni

Lun, 06/10/2014 - 10:12

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CALTANISSETTA – Si è conclusa con una denuncia per furto aggravato ad un pregiudicato nisseno di 42 anni, il colpo organizzato ai danni dello zio pensionato, 84 anni, residente a Caltanissetta: gli avevano portato a casa un compagna di 70 anni e mentre i due “facevano conoscenza”, la banda ha depredato cinquemila euro in contanti da una cassetta di sicurezza. L’ingegnoso piano criminale è stato svelato dalla Polizia di Stato che ha identificato e denunciato il pregiudicato, ritenuto il basista del colpo, in concorso con altri due uomini e due donne, sull’identità dei quali si è concentrata l’attività investigativa delle forze dell’ordine. La Squadra Mobile nissena ha fatto immediata luce sul particolare furto commesso nel pomeriggio del 20 settembre scorso, in danno di un anziano che, rimasto vedovo, aveva detto in giro di volere una compagna con la quale condividere il resto dei suoi giorni. Tale richiesta è giunta alle orecchie del nipote manigoldo che per derubare il parente, insieme ai complici, ha messo in atto lo squallido stratagemma. Il giorno prima del furto la vittima era stata avvicinata da due uomini che gli hanno proposto di presentargli una donna. I due truffatori per ingraziarsi la vittima, si erano spacciati per figli di suoi amici deceduti e, per accaparrarsi la sua fiducia, gli narravano particolari della sua vita che, invece, i malfattori avevano appreso attraverso i racconti del nipote. L’anziano, allettato dalla proposta, accettava la proposta ed il pomeriggio seguente i due uomini, in compagnia di due donne, tra cui la “presunta” compagna di circa settanta anni, si recavano a casa dell’anziano.

Mentre la donna 70enne ammaliava l’anziano con coccole e carezze, la donna più giovane ed i due uomini raggiungevano la camera da letto ed asportavano, da un armadio, la somma di cinquemila euro che la vittima custodiva in una cassetta di sicurezza. Appena il maldestro gruppetto andava via, il pensionato constatato il furto subito e dava l’allarme.
Le immediate indagini facevano luce sulla vicenda ed emergeva che i ladri avevano agito con piena conoscenza dei luoghi;  infatti avevano aperto solo lo sportello dell’armadio all’interno del quale erano custoditi i soldi. La vittima, metabolizzato il colpo, a mente serena, era ascoltato dagli investigatori dell’Antirapina i quali ricostruivano meticolosamente tutta la vicenda e scoprivano che il posto dove erano custoditi i soldi era a conoscenza dell’odierno indagato, il quale in passato era solito frequentare quella casa perché la defunta moglie dell’anziano derubato gli dava spesso dei soldi prelevandoli da quel posto. Inoltre, il nipote era stato visto uscire dal bar il giorno prima del furto insieme ai due uomini che avevano fatto la “dolce” proposta all’anziano. L’indagato, convocato presso la Squadra Mobile e, inchiodato ai fatti, farfugliava dichiarazioni contraddittorie che facevano emergere chiari indizi di reità a suo carico. Sono in corso indagini per individuare i complici.

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