CALTANISSETTA – Il principe della risata al secolo Totò, in uno dei suoi film più riusciti “Totò, Peppino e la Malafemmina”, tenta di spiegare le nebbia a De Filippo: “A Milano, quando la nebbia c’è non si vede”. Il genio comico del principe Antonio De Curtis si presta perfettamente a spiegare taluni misteriosi ed insondabili meccanismi della politica anche locale, in particolar modo nissena.
Oltre le canoniche dichiarazioni di facciata ed apparenza, legate alle probabili alleanze elettorali o presunte tali, alle inimicizie o scissioni, accade sovente che i protagonisti non mostrino o dicano la verità ma soltanto una parte di ciò che più gli aggrada o conviene. E’ filtrata la notizia, dal mondo del centro-destra del capoluogo nisseno, che le oscillazioni interne e le prese di posizioni dei vari partiti, in merito alla ipotetica ricandidatura di Michele Campisi, siano influenzate da un sondaggio elettorale che, secondo l’istituto di rilevamento, vedrebbe l’attuale primo cittadino non giungere neanche al ballottaggio. E’ d’uso dei partiti commissionare sondaggi “segreti” ma in questo caso il risultato avrebbe spaventato alcuni dei “capi”: ecco spiegata, plausibilmente, la ritrosia del centro destra a ricandidare Campisi e tutti i ‘bla bla’ delle ultime riunioni. Inutile dire che si sprecano i commenti velati o sottovoce, ma i fogli con i dati circolano e molti temono che le indicazioni percentuali siano vicine alla realtà.

