CALTANISSETTA – Se mi trovo a scrivere questo breve comunicato non è per scrollarmi di dosso le mie responsabilità. Qualcuno ha pensato anche che toccasse a me dimettermi. L’unica cosa che voglio esprimere è il profondo rammarico con cui mi tocca lasciare quello che all’inizio sembrava un’ interessante avventura. Purtroppo ho constatato che, mai come questa volta, aspettativa e realtà erano molto distanti tra loro. A dire la verità, da quando sono nel mondo del calcio, non solo non mi sono mai trovato in una condizione simile, ma mai ho sentito di situazioni ad essa paragonabili. Credevo che compito mio fossero la tattica, la tecnica, etc.

Purtroppo quasi mai ho potuto lavorare su questi argomenti; dovendo piuttosto cimentarmi a dirimere problemi e polemiche di altra natura, come l’eterna questione dei pagamenti, fino a dover continuamente trattenere i calciatori, che solo per difficoltà varie volevano lasciare la squadra. Forse è una situazione figlia di questi giorni di crisi, dove è possibile improvvisarsi dirigenti di una società storicamente blasonata. Ma come in tutte le relazioni, non tutto ciò che ho vissuto è stato negativo. Mi resta ciò che i ragazzi di questa squadra hanno saputo fare. Nonostante alcuni li abbiano appellati come ‘mercenari’, i giocatori hanno lavorato con impagabile devozione e raro spirito di sacrificio. Non me la prendo con i tifosi, che giustamente, per enorme attaccamento alla propria squadra, devono in qualche modo manifestare il proprio disappunto, dico solo che questi ragazzi, questi calciatori, sono gli unici veri attori a tenere alta la scena. Mai mi è capitato di vedere una squadra che continua a svolgere il proprio compito, nonostante non ci siano stati i giusti presupposti per un corretto svolgimento dei lavori. Un caro e speciale saluto, inoltre, va al mio amico Ciccino Alvano, insostituibile compagno di un’avventura spesso surreale, come un film della più classica tradizione noir. Buon lavoro a chi mi succede, il calcio vuole che le cose vadano così, anche se in tutto questo il Calcio c’entra poco.

Tarcisio Catanese