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Polo Civico. A Caltanissetta Gaspare Sturzo:”Facciamo nascere la speranza. Cambiamo insieme la Sicilia”

Redazione

Polo Civico. A Caltanissetta Gaspare Sturzo:”Facciamo nascere la speranza. Cambiamo insieme la Sicilia”

Mer, 03/10/2012 - 19:35

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CALTANISSETTA – Martedì 2 ottobre presso l’hotel San Michele, in una sala gremita, di fronte ad una platea attenta e partecipativa, il candidato alla Presidenza della Regione Siciliana – per il Polo Civico – Gaspare Sturzo ha dato inizio alla campagna elettorale. Erano presenti, oltre ai candidati della lista Sturzo Presidente: Alfredo Caputo di Caltanissetta, Salvatore Giambarresi di Riesi, Salvatore Sauna di Gela e Giuseppina Territo di Mussomeli e di tutte le altre province, numerosi esponenti delle diverse categorie sociali ed economiche, che hanno potuto interloquire sul programma elettorale con domande ed interventi.

L’incontro è stato aperto dai rappresentanti dei Movimenti che compongono il Polo Civico a sostegno di Sturzo Presidente: Giovanni Ruvolo, in qualità di presidente dei Movimenti Civici di Sicilia, Ferdinando Rovello presidente del Movimento Civico Solidale, Giovanni Palladino segretario politico del Movimento Italiani Liberi e Forti e Giusy Messina di Italia Giovane  Solidale.

“Facciamo nascere la speranza cambiamo insieme la Sicilia” è stato lo slogan col quale Gaspare Sturzo ha iniziato la sua riflessione. Sturzo, magistrato già componente della Direzione Antimafia di Palermo che ha coordinato numerose indagini in tema di corruzione, riciclaggio e contrasto alla gestione mafiosa degli appalti, ha inteso inizialmente spiegare le ragioni della sua scelta dicendo: “tutti i cittadini hanno il dovere di costruire un nuovo modello di società: chi si ritira nel proprio individualismo o si lascia sopraffare dall’indifferenza lascia spazio libero ai soliti personaggi, spesso corrotti e approfittatori”. Ha spiegato, quindi, che rendere concreta la partecipazione dei cittadini attraverso l’idea di un Polo Civico, alternativo al sistema inquinato degli schieramenti politici tradizionali, è scegliere il nostro futuro per cambiare la Sicilia e quindi l’Italia. Non più l’offesa del clientelismo, l’incertezza del precariato, il ricatto del voto di scambio, l’illegalità, la corruzione; ma occorre recuperare risorse per il lavoro, per un vero sviluppo che sostenga le imprese verso un’economia della sostenibilità. Tagliare sprechi e privilegi di pochi per recuperare capitali da investire sui giovani, per l’efficienza dei servizi alla persona, per una gestione amministrativa efficiente ed efficace”. Infine, ricordando che la Sicilia è piena di forze civiche valide, organizzate e responsabili che hanno l’occasione di cambiare il sistema delle corruttele che ha pervaso la nostra Regione, ha concluso esortando sulla necessità di voltare pagina in Sicilia: “non è un’utopia, la storia opera perché il sogno diventi realtà e la speranza si concretizzi nella responsabilità di costruire insieme una società giusta, autenticamente democratica, solidale e partecipativa.

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