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Ente Provincia, le cifre del bilancio di previsione 2012

Redazione

Ente Provincia, le cifre del bilancio di previsione 2012

Ven, 28/09/2012 - 10:51

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CALTANISSETTA – L’approvazione giovedì sera del bilancio di previsione 2012 da parte del Consiglio provinciale è stata preceduta da un articolato dibattito, prima della votazione finale (con 12 consiglieri favorevoli e un astenuto), il tutto scandito anche da uno scambio polemico in aula a proposito del parere espresso sul documento contabile dai tre revisori dei conti: il presidente del collegio Crimì aveva infatti dato parere negativo ritenendo l’atto non veritiero, mentre positivo era quello degli altri due componenti Messina e Marchese. Sul parere discordante di Crimì, gli Uffici avevano anche interpellato l’Ardel (l’Associazione dei ragionieri Enti locali) che lo aveva in pratica ritenuto privo di fondamento, mentre non ha espresso alcun parere la competente commissione consiliare.
La seduta è cominciata con la relazione del commissario straordinario Li Vecchi che ha parlato delle difficoltà di mantenimento degli equilibri finanziari nell’attuale contesto di crisi generale, con pesanti tagli nei trasferimenti, tant’è che nel 2010 si sono avuti oltre 7 milioni di euro in meno dallo Stato e circa 2 e mezzo in meno dalla Regione, mentre si attende di conoscere quali saranno le future scelte istituzionali a proposito dell’esistenza delle Province.
Cusumano ha comunicato di avere inviato un’interpellanza al commissario straordinario oltre che ai ministeri dell’Interno e dell’Economia, alla Regione e alla Corte dei Conti, con cui, ritenendo l’atto redatto con artifizi contabili, ne chiede il ritiro. Il consigliere non è sceso nel dettaglio tecnico, ma ha voluto rimarcare l’aspetto politico della questione, contestando ad esempio come per equilibrare il bilancio si sia scelto di aumentare tasse come la Rca, e quindi colpendo direttamente il cittadino: e ciò – ha detto – mentre sarebbe stato necessario invece rivedere spese dove si ravvisano sprechi e abusi per mantenere un inaccettabile status quo; e ha esortato il commissario a far rispettare le norme sulla gestione contabile che, sempre a sua detta, vengono sistematicamente violate alla Provincia.
Dopo che il presidente dei revisori Crimì ha ribadito in aula che secondo lui c’è il rischio di sforamento del patto di stabilità, confutando polemicamente le tesi dell’Ardel, si sono succeduti vari interventi. D’Arma ha inquadrato il problema nel più generale contesto di un Paese al tracollo – altro che sforamento del patto di stabilità -, invitando pertanto  a superare ogni contraddizione e conflittualità interna e a votare un bilancio che comunque si potrà rivedere in sede di variazioni. Petralia s’è detto confortato dal parere dell’Ardel, chiedendo comunque di tener conto per il futuro di proposte già elaborate dal consesso, come ad esempio quelle sulla rimodulazione del tributo sui passi carrabili a vantaggio degli agricoltori, e comunque meglio verificando quelle spese che non hanno prodotto effetti concreti per l’ente. Bonura ha proposto di rinviare di qualche giorno l’approvazione dell’atto per un maggior approfondimento alla luce delle incertezze emerse, mentre Cigna, componente della commissione bilancio, nel dirsi colpito dal parere dissenziente dei revisori, ha polemizzato con Crimì contestandone l’atteggiamento contraddittorio, dato che nel confronto con la stessa commissione aveva apprezzato il lavoro preparatorio degli uffici contabili: e poi, ha aggiunto, si tratta ormai di un bilancio di sopravvivenza, per la cui regolarità sono state comunque acquisite tutte le dovute delucidazioni dal dirigente della ragioneria.
Dal momento che esistono gli emendamenti tecnici, ha proseguito Catalano, ci saremmo aspettati che Crimì li suggerisse al commissario, ricordando come solo dal 15 ottobre si potrà comunque sapere se ci saranno ulteriori tagli statali: qui si è fatto un attacco politico e non tecnico, ha rimarcato il consigliere. Cascino ha giudicato preoccupante la dichiarazione di Crimì: era opportuno che ci desse consigli dato che lo abbiamo eletto come nostro garante – ha detto – mentre ora qui si parla di catastrofe finanziaria. Anche Vicari s’è detto amareggiato per l’accaduto, mentre se verranno individuate ulteriori spese da tagliare – ha detto – lo si potrà fare nel riequilibrio del bilancio.
Ha concluso il dibattito Cirrone Cipolla, rilevando come la scissione in seno ai revisori avesse creato un clima di insicurezza, ma se c’erano perplessità sul bilancio – ha sottolineato – si potevano anche presentare gli opportuni emendamenti, cosa che nessuno invece ha fatto dato il momento topico per l’ente. Ci si deve spogliare della maglietta del partito preso – ha aggiunto – per ritrovare quanto più possibile l’unanimità, affidando alla politica le nostre richieste rivendicative rispetto a un territorio ormai abbandonato.
IL  BILANCIO  IN  CIFRE
Il bilancio di previsione 2012, fortemente condizionato dalle ridotte risorse finanziarie nonché dai limiti del patto di stabilità, rispetto all’anno 2010 (anno di riferimento in cui sono stati avviati sostanziali tagli) registra una riduzione dei trasferimenti statali pari a 7.192.478,04 euro, mentre dei trasferimenti regionali la quota da potersi destinare alle spese correnti è stata ridotta di 2.490.577,31 euro. L’importo complessivo del documento finanziario è di 45.878.978,26 euro, di cui 29.124.837,31 per il finanziamento di spese correnti, con una contrazione delle stesse, rispetto al 2011, di 3.623.406,65 euro (circa l’11% in meno).
Tra le voci più rilevanti vi sono le spese per il personale pari a 14.832.515,09 euro (con una riduzione rispetto all’esercizio precedente del 3,44%) e la prestazione di servizi per 8.989.083,12 euro (con una riduzione del 14,95%).
Nei vari settori d’intervento risultano stanziate queste somme: Istruzione pubblica 6.402.914,27 euro, Cultura e attività culturali 252.866, Turismo e Sport 524.217,94, Settore sociale 1.883.941, Sviluppo economico 1.223.191,05.
La riduzione dei trasferimenti erariali è stata in parte attenuata mediante l’estinzione anticipata al 31.12.2011 di una quota parte dei mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti per un ammontare di quota capitale pari ad 2.435.106,76 euro che ha consentito, a decorrere dal primo gennaio scorso, un riduzione delle rate di ammortamento annue pari complessivamente a 295.275,02 euro.
Sul fronte degli investimenti sono state programmate risorse finanziarie complessive per 4.956.080,55 euro, con queste voci principali: 50.000 euro per l’ammodernamento delle attrezzature in dotazione degli uffici dell’Ente; 184.592 per infrastrutture telematiche – trasferimento in c/capitale della Regione; 421.300 per manutenzioni straordinarie degli edifici di proprietà dell’Ente mediante impiego dei proventi da alienazioni di beni immobili; 1.205.171,51 per manutenzioni straordinarie degli edifici di pertinenza provinciale – trasferimento in c/capitale della Regione; 100.000 per incarichi professionali esterni – Fondo di rotazione; 200.000 per acquisto arredi edifici scolastici; 262.417,04 per manutenzione edifici scolastici; 2.058.000 per il completamento del piano viario finanziato dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture; 242.600 per acquisto mezzi di trasporto – Progetto “Port Pvev”; 12.000 per partecipazioni azionarie (costituzione società per la gestione dei rifiuti).

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