CALTANISSETTA – – Il personale della locale Squadra Mobile, – Sezione Polizia dei Giochi e delle Scommesse, ha effettuato controlli mirati in alcuni esercizi pubblici per scovare ed eventualmente sequestrare “slot machines” alterate nei software e non collegate in alcun modo alla rete telematica dell’AAMS o di altri dispositivi analoghi.
L’attività disposta dal Questore di Caltanissetta Dr. Nicastro su direttive del Ministero dell’Interno ha dato esito positivo, a seguito di un controllo in un bar in via Federico De Roberto, gestito da Giuseppe S…..di 42 anni, dove è stato trovato un apparecchio elettronico da gioco apparentemente del tipo comma 7/lettera C – Art.110 TULPS, mentre di fatto, si accertava, senza ombra di dubbio che non riproduceva normali multi video giochi ma bensì risultava essere una vera e propria slot machines a rullo, priva di qualsiasi collegamento con la rete monopoli dello stato, nonché di nulla osta di messa in esercizio e di codice permanente di identificazione.
Il personale specializzato operante, dalla verifica della slot, ha accertato che la schede di gioco si presentava non conformi e non omologata e l’apparecchio risultava essere esternamente del tipo multi video gioco, ma mediante sollecitazione manuale prima del tasto di colore bianco e, successivamente, quello di colore giallo, si trasformava in gioco a rulli virtuale tipo “slot machines” somiglianti a quelli previsti dall’art. 110 – comma 6 del T.U.L.P.S, significando che il gestore risultava essere sprovvisto della licenza di PS nonché della relativa tabella dei giochi proibiti, in quanto mai richiesta alla Questura di Caltanissetta.
La slot machines così come la somma di denaro rinvenuta all’interno della cassettiera, veniva posta sotto sequestro ai sensi dell’art.354 del C.P. La slot machines illegale era stata collocata all’interno del bar dal noleggiatore Dario F…….di anni 47, il quale veniva fatto intervenire in loco mediante contatto telefonico. Per il proprietario del bar e il noleggiatore, è stato ipotizzato l’ipotesi di reato di Frode Informatica in concorso (art. 110 e 640 Ter del Codice Penale) e quindi venivano deferiti in stato di libertà alla competente Autorità giudiziria.
Il gestore del bar Giuseppe S……..è stato segnalato per la violazione dell’art. 110 del T.U.L.P.S. (mancata esposizione della tabella dei giochi proibiti e mancanza di qualsiasi autorizzazione di P.S.)

