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Sviluppo: ICS sostiene l’iniziativa dei “cento” che vogliono da Venturi spiegazioni sulla ZFL

Redazione

Sviluppo: ICS sostiene l’iniziativa dei “cento” che vogliono da Venturi spiegazioni sulla ZFL

Ven, 22/06/2012 - 23:00

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Marco Venturi

CALTANISSETTA – La crisi internazionale sta ulteriormente indebolendo la struttura economica del nostro territorio, penalizzata da un tessuto imprenditoriale poco competitivo, perchè frammentato e debole a causa della mancanza di infrastrutture, servizi e di una chiara e deliberata strategia di sviluppo che valorizzi le vocazioni dei territori e sostenga l’iniziativa di chi vuole investire capitali.
Da tempo denunciamo la finzione di chi continua a utilizzare i proclami che poi si risolvono nella solita occupazione delle “poltrone”, con il collocamento di personaggi “buoni per tutte le stagioni” a garanzia di un disegno egemonico che nulla ha a che fare con una trasparente azione politica.
Ma molto sta cambiando nella nostra terra; gli imprenditori, i lavoratori e in generale i cittadini, giovani e meno giovani, vogliono essere protagonisti consapevoli del proprio futuro, sottraendosi a quella cappa di egoistica indifferenza che per anni ha favorito l’azione prevaricatrice dei vari gruppi di potere a scapito del reale sviluppo che affranca dal bisogno.
In quest’ottica abbiamo inteso l’iniziativa dei cento imprenditori nisseni, che chiedono spiegazioni sui contenuti concreti della Zona franca per la legalità, come un momento di grande consapevolezza civile.
Ci auguriamo che il dott. Marco Venturi, nella sua funzione di assessore regionale alle attività produttive voglia chiarire, in prima persona ed in un dibattito pubblico, le prospettive di sviluppo che il Governo regionale ha voluto tracciare per i nostri territori, fugando i dubbi che gli imprenditori hanno evidenziato.
La riorganizzazione degli uffici e degli enti a supporto delle imprese ha un valore concreto solo se inserita in un piano integrato che agevoli l’accesso al credito, migliori le infrastrutture. semplifichi i processi burocratici per tagliare i costi superflui e utilizzare al meglio i finanziamenti europei.
Certo, fino ad oggi, i presupposti dell’attività di governo non sono stati affatto confortanti: le nomine, spesso discutibili, di commissari ed esperti, per alimentare le connivenze clientelari, sanno di vecchia politica; quella che ha consegnato la Sicilia ad un ruolo marginale in ambito nazionale ed europeo, che ha dilapidato risorse economiche, che ha mandato indietro l’84% dei finanziamenti europei e che consente di alimentare un sistema politico-mafioso che si traveste nei suoi opposti.
Quindi, alla luce dei risultati, è avvertita come provocatoria la girandola di pacche sulle spalle e di gonfiate espressioni di plauso per chi gestisce il potere politico o ne è la “longa mano”.
Gli imprenditori seri e onesti vogliono guardare al futuro pensando che questo è il momento giusto per definire una strategia che sappia concretamente rilanciare il nostro territorio, con progetti in rete che definiscano un “metodo unico integrato” che valorizzi i punti di forza delle esperienze, del coordinamento e del merito. Le imprese devono essere messe nelle condizioni di affrontare e superare l’attuale crisi per poter essere pronte al rilancio successivo.
Comprendiamo, dunque, e sosteniamo l’iniziativa dei cento imprenditori che chiedono ragione di politiche fin troppo strombazzate e troppo poco rappresentative.
 
Movimento “Intesa Civica Solidale”