MUSSOMELI- Potrebbe giungere il momento, fra pochissimi giorni, di tagliare il nastro e brindare all’inaugurazione di una delle tantissime “incompiute” di questo territorio. La strada di collegamento Mussomeli-San Giovanni Gemini dovrebbe essere inaugurata il prossimo 29 Giugno e la Camera del Lavoro, attraverso il suo segretario Salvatore cardinale, esprime la propria soddisfazione per una vicenda che, negli ultimi tempi, ha seguito con grande interesse: Scrive appunto Cardinale: “Questa Camera del Lavoro esprime soddisfazione nel comunicare che finalmente, a meno che non intervengano ulteriori impedimenti così come successo anche nel recente passato, la strada di collegamento Mussomeli-San Giovanni Gemini dovrebbe essere inaugurata il prossimo 29 Giugno, da notizie apprese direttamente dall’Ufficio Tecnico della Provincia Regionale di Agrigento. L’apertura di questa strada rappresenterebbe sicuramente per Mussomeli, ma anche per tutti i paesi del Vallone e del versante agrigentino (San Giovanni Gemini, Cammarata, Casteltermini), un importante volano di sviluppo sociale ed economico. Ad avere benefici dall’apertura di questa strada sarebbero soprattutto i cittadini, poiché tale collegamento viario renderebbe più vicini i comuni dell’intera area geografica, contribuendo a far sviluppare le imprese, le industrie, le diverse attività commerciali, e la forza lavoro di tale territorio. Anche il turismo potrebbe avere un notevole incremento facendo sì che anche questa parte interna delle nostre provincie possa vedere valorizzato ulteriormente il proprio patrimonio artistico-culturale. Resta, comunque, la delusione nei confronti di quella classe politica che, a vari livelli istituzionali, ha mostrato poca incisività e impegno concreto, se è vero come è vero che per arrivare a questo risultato sono stati necessari quasi 20 anni e un considerevole quanto sproporzionato impegno economico. Classe politica verso la quale si ritiene non debbano essere certamente manifestati sentimenti di gratitudine, considerati i ritardi già accennati e la consapevolezza che quanto doveva essere fatto dalla stessa rientrava semplicemente nelle sue prerogative istituzionali.
