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Caltaqua, chiesta con una mozione in consiglio provinciale la rescissione del contratto

Redazione

Caltaqua, chiesta con una mozione in consiglio provinciale la rescissione del contratto

Lun, 11/06/2012 - 17:42

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Gaetano Petralia

CALTANISSETTA –  Una mozione per chiedere la rescissione del contratto con Caltaqua per la gestione del servizio idrico integrato. A firmarla è il consigliere provinciale Gaetano Petralia, capogruppo del Pid, che motiva la richiesta “per i ripetuti mancati adempimenti contrattuali e principalmente per il mancato raggiungimento, nell’ambito degli obiettivi connessi al livello di qualità del servizio all’utenza, del servizio di distribuzione 24 ore al giorno da garantire entro i primi sei anni dall’insediamento del soggetto gestore, e cioè entro settembre 2012”.
Per tale motivo Petralia chiede che si impegni il commissario straordinario della Provincia di Caltanissetta, e per lui il presidente dell’Ato Cl 6 Nando Maurelli, a convocare nel più breve tempo possibile un’assemblea straordinaria dell’Ato con all’ordine del giorno la valutazione tecnico-giuridica per l’attivazione della procedura di rescissione contrattuale, alla luce delle richiamate inadempienze.
“La questione acqua in questa provincia – afferma Petralia – risulta ancora una problematica non risolta e anzi dopo l’affidamento del Servizio idrico integrato all’attuale gestore Caltaqua, avvenuto con contratto del 27 luglio 2006, la situazione è notevolmente peggiorata. Le azioni condotte a vario titolo dai cittadini, dalle organizzazioni ed associazioni dei consumatori, dai sindacati e dai rappresentanti del popolo (consiglieri comunali e provinciali) sono state tante e tutte convergono sul fatto che questo Ambito territoriale di “ottimale” ha ben poco, sia sotto l’aspetto tecnico perché di fatto è nato pur sapendo della carenza di fonti di approvvigionamento idrico adeguate alle esigenze dell’intera popolazione provinciale, e sia sotto l’aspetto economico visto che contrariamente alle previsioni legislative il costo del servizio anziché diminuire è notevolmente aumentato senza peraltro che ci sia stato nessun miglioramento nell’efficienza del servizio stesso”.
Petralia, dopo aver richiamato tutti gli atti deliberativi con cui è stata affrontata la problematica, ricorda anche il confronto avuto in Consiglio provinciale con i vertici di Caltaqua, “dove con estremo stupore, meraviglia e rabbia apprendiamo, dalla viva voce dell’ing. Gozo, che per diverse motivazioni Caltaqua non è nelle condizioni di erogare l’acqua h-24 non solo in questo momento, ma anche nel futuro, e che nel caso si rendesse necessario non solo i 48 lavoratori andrebbero a casa, ma tutti…”
Con questa mozione, dunque, si invoca la richiesta di rescissione del contratto, e “non a caso – conclude il documento – negli ultimi tempi si assiste alla nascita di movimenti e di associazioni varie che con la loro presenza e le loro iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica vorrebbero spingere gli organi preposti ad operare quelle scelte che oramai da diverso tempo i cittadini si aspettano”.

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