CALTANISSETTA – Il Consiglio provinciale di Caltanissetta ha concluso l’attività del 2011 approvando all’unanimità la mozione presentata da Salvuccio Bellanca ed altri consiglieri con cui si richiede la sospensione immediata del Piano Paesaggistico Provinciale, causa i pesanti vincoli imposti su aree del territorio che rischiano – secondo accuse sollevate da più parti e ribadite in più occasioni – di comprometterne lo sviluppo.
Non è la prima volta che il consesso provinciale si esprime su questo problema, sollevato da Bellanca già nell’ottobre 2008 con una precedente mozione anch’essa esitata all’unanimità dall’aula, cui aveva fatto seguito un’interrogazione dello stesso consigliere discussa nell’aprile 2009. Il nuovo documento si fa forza, adesso, sulla sentenza pronunciata dal Tar di Catania con cui è stato accolto il ricorso del Comune di Ragusa contro il P.P.P. di quella provincia di cui è stato disposto l’annullamento per la mancanza della Vas (Valutazione ambientale strategica), che invece – ha sentenziato il Tribunale – dev’essere parte integrante del procedimento di adozione e approvazione del Piano stesso.
Salvuccio Bellanca (PD)
“Questa sentenza – ha ribadito il aula il consigliere del Pd – ci consente, pertanto, di riprendere le iniziative per arrivare ad una rimodulazione del Piano relativo al nostro territorio, anch’esso privo di Vas: per questo copia della mozione dovrà essere inviata ai sindaci, ai consigli comunali e alla deputazione regionale e nazionale per un’intesa operativa in tale direzione”.
Il consigliere Gaetano Petralia (Pid) ha concordato con le finalità del documento, ricordando di aver partecipato a riunioni presso l’Assessorato regionale ai Beni culturali ove era emersa una certa disponibilità dello stesso ad una revisione del Piano, e per questo ha chiesto un incontro con l’assessore provinciale al ramo Franco Giudice per conoscere se ci sono stati nel frattempo sviluppi in tal senso. Anche Alfonso Cirrone Cipolla (Pd) s’è detto favorevole alla nuova mozione, ricordando anch’egli come il Consiglio provinciale si fosse già, e più volte, occupato della problematica.
