CALTANISSETTA – La trattativa per la cessione della Nissa ad un gruppo imprenditoriale di Gela è stata confermata dalla società biancoscudata. La negoziazione è in atto già da alcune settimane e svariati indizi, erano pervenuti ai tifosi. Il susseguirsi di voci, dettagli ed altri elementi ha, in concreto, “costretto” la Nissa a certificare la circostanza.
La città del golfo, che questa estate ha perso il calcio professionistico, è affamata di pallone e vuole al più presto tornare competitiva; fra le soluzioni possibili potrebbe esserci l’acquisizione di un titolo sportivo, all’interno del territorio provinciale, da trasferire dopo a Gela.
Le dimissioni del presidente Umberto Ilardo, determinate dalla contestazione di alcuni supporter ed avvenute circa tre settimane orsono, hanno accellerato la mediazione. L’attuale gruppo dirigente della prima squadra cittadina è alle prese con una previsione di spesa (per la stagione attuale) che si è rivelata più onerosa del previsto. Innegabile l’impegno della società nissena che, però, deve fare i conti con una situazione economica nazionale disastrosa ed inoltre, in questo periodo, con l’assenza dei contributi delle amministrazioni pubbliche. Sono stati operati diversi tagli nell’organigramma ed è stata allestita una squadra di giovani (per lo più locali) nel tentativo di abbattere i costi; decisioni che hanno influito sul rendimento della compagine, al momento, ultima in campionato. Una situazione di difficoltà che ha addirittura influito sul settore giovanile biancoscudato, fiore all’occhiello del sodalizio nisseno. La stagione è iniziata con notevole ritardo sotto il profilo organizzativo e tecnico; congiuntura difficile che stenta a regolarizzarsi: ad esempio domenica scorsa la formazione giovanissimi regionale della Nissa non si è presentata per l’incontro da disputarsi al Palmintelli contro la Leonfortese.
Lo svolgersi della mediazione fra la Nissa ed il gruppo di Gela non è detto che abbia una positiva conclusione ma l’eventuale passaggio di proprietà potrebbe preludere, al trasferimento del titolo nella città del golfo. I tifosi seguono con preoccupazione l’evolversi della vicenda.
