MUSSOMELI-Dopo appena ventiquattro ore dalla notizia delle probabili dimissioni di Peppuccio Misuraca da Presidente della FRATRES, arriva una nota in merito che, conferma la volontà di una richiesta di surroga nell’attività di reggenza del prestigioso sodalizio, ma che tutto ciò non avviene affatto per problemi interni al Consiglio. Ecco di seguito la nota per pubblicata per intero.“In merito all’articolo sul presunto “giallo” alla Fratres di Mussomeli, pubblicato dal giornale telematico Il Fatto Nisseno in data 14/06/2011, ritengo doveroso e opportuno avanzare alcune precisazioni.Alla telefonata del giornalista Osvaldo Barba, il quale chiedeva conferma del fatto che io mi fossi dimesso dalla Fratres a causa di dissidi interni che hanno minato la stabilità della presidenza e dell’intero consiglio, smentivo categoricamente, adducendo al fatto che la richiesta di sostituzione alla carica di Presidente fosse esclusivamente dovuta a motivi di impegni lavorativi. Circa un anno fa, quando assunsi la carica di Presidente della Fratres, non avevo un carico di lavoro così impegnativo come quello che attualmente  svolgo. La mia non vuole essere una resa ma una presa di coscienza del fatto che non si può rimanere in carica solo per prestigio, senza assicurare l’assidua presenza nell’Associazione. In ogni caso, ad oggi sono il Presidente della Fratres e sono sempre a disposizione della stessa.Smentisco assolutamente, quindi, i “ben informati” che mettono in giro falsità sull’associazione che all’interno del consiglio non sussistono dissidi, se non quelli della normale convivenza, e che l’intero consiglio continuerà il suo lavoro all’insegna della solidarietà e della fratellanza.” Misuraca affonda di “fioretto” nei confronti dei malelingue ai quali non rimane altro che poter dire: “touché”. Rimane comunque il problema della sua sostituzione all’interno della FRATRES nella carica di Presidente. Dato che confermerebbe comunque una triplice striscia di Presidenti che non concludono il proprio mandato per motivi personali. In ogni caso il “giallo”  della presidenza è risolto.