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Mussomeli, nessuno tocchi quella croce. Da facebook parte la “crociata per la croce”

Redazione

Mussomeli, nessuno tocchi quella croce. Da facebook parte la “crociata per la croce”

Sab, 18/06/2011 - 10:43

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MUSSOMELI- I guai quando arrivano…non sono mai da soli. E forse è quello che starà dicendo, tra se e sé, il sindaco Salvatore Calà che, autorizzando quella che credeva essere un’opera d’arte sacra, ha di contro stizzito l’intero Vescovado. Nonostante abbia già chiesto scusa ufficialmente al Vescovo per l’increscioso episodio ed esternato allo stesso Monsignor Russotto, la volontà di rimuovere la croce di Dozulè in tempi rapidi, si trova adesso a fronte a due problemi inaspettati. Il primo si riferisce giust’appunto alla rimozione materiale dell’opera. Dall’amministrazione è partita una richiesta ufficiale ai realizzatori dell’opera, una nota ditta di profilati metallici di Mussomeli, di rimuovere l’opera così come collocata. I titolari della ditta, non solo fanno spallucce e sarcasticamente sorridono all’insolita richiesta, ma fanno sapere al Sindaco che qualora l’opera venisse rimossa con mezzi del Comune, di fare la massima attenzione affinché la stessa rimanga integra, senza scalfitture o manomissioni. Mentre quindi la giunta Calà si sta già riunendo per affrontare questo inaspettato quanto increscioso problema, ne insorge immediatamente un altro ancora più complesso. Dalla comunità di Facebook parte a un grido di protesta da un neo-nato gruppo intitolato: “La croce installata nel centro storico di Mussomeli non si deve rimuovere”. Ad appena ventiquattro ore dalla sua nascita, il gruppo conta già 141 iscritti che invocano a viva voce, che la croce non venga rimossa poiché autorizzata dallo stesso Comune. Ribadiscono che l’opera d’arte è esteticamente apprezzabile sia per collocazione che per conformazione. Insomma, nata per caso, questa vicenda ricorda per molte sfaccettature, la storia della Croce del Calvario di Piazza Umberto, raccontata in un famoso libro di qualche decennio addietro. Speriamo che questa, almeno, abbia un epilogo migliore.

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