Dure parole di critica dal coordinatore cittadino del PD Angelo Lomaglio al modo “improvvisato e caotico in cui il governo Berlusconi sta affrontando la preannunciata emergenza umanitaria” che segue l’esodo dai Paesi del Nord Africa interessati da guerre. “L’allestimento di una tendopoli, predisposta in fretta e furia, per 500 migranti nel centro di Pian del Lago di Caltanissetta” ne è – secondo una nota a firma del coordinatore Lomaglio – la conferma. “Lo stesso Governo che, pochi mesi fa, stava chiudendo il centro di accoglienza di Caltanissetta – stigmatizza Lomaglio – adesso decide di raddoppiare in pochi giorni la capienza di Pian del Lago, realizzando strutture precarie ed inadeguate per centinaia di migranti in fuga dalla guerra e dalla miseria. Nonostante le reiterate sollecitazioni del PD, del senatore Lumia e dell’onorevole Cardinale per la ristrutturazione e riapertura del Centro di identificazione ed espulsione presente a Caltanissetta, in grado di ospitare 96 persone, il Governo nazionale non ha ancora proceduto all’apertura del cantiere, pur in presenza di un finanziamento di oltre un milione di euro”.
Il PD ribadisce la richiesta di consolidare e rafforzare la struttura del centro che ha già dimostrato, in tantissime occasioni, di possedere le competenze e le professionalità in grado di far fronte anche a situazioni di grave emergenza. Proprio per questo non è possibile concentrare solo su Caltanissetta, che ha già dimostrato di essere una comunità accogliente ed ospitale, l’onere di raddoppiare il numero di migranti ospitati. Una situazione di tal genere sottoporrebbe la città al rischio di una reazione popolare che potrebbe alimentare razzismo ed intolleranza. È del tutto condivisibile l’atteggiamento assunto dal presidente Lombardo che chiede a tutte le regioni d’Italia e agli altri Stati membri dell’Unione europea di farsi carico, insieme alla Sicilia, della responsabilità di affrontare un’emergenza umanitaria che ha sicuramente un carattere epocale. Le Istituzioni della città di Caltanissetta e della provincia si attivino per fare la propria parte sostenendo, nello stesso tempo, la posizione del governo Lombardo”.
