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Mussomeli, strada San Giovanni Gemini costata 40 milioni di euro chiusa al transito da quasi 4 anni

Carmelo Barba

Mussomeli, strada San Giovanni Gemini costata 40 milioni di euro chiusa al transito da quasi 4 anni

Mar, 09/01/2018 - 07:55

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MUSSOMELI – Il prossimo maggio compirà il suo quarto anno di chiusura la strada provinciale Mussomeli-San Giovanni Gemini che è chiusa con ordinanza dirigenziale dal 28 maggio 2014. Ieri abbiamo percorso quella strada diventata in questi anni una discarica a cielo aperto, dove vi si abbandona di tutto: divani, cartoni, barattoli in vetro, poltrone, materassi, sfabbricidi. Nel tratto iniziale ancora percorribile, si registrano avvallamenti vistosissimi tant’è che l’auto sembra ballare. E poco più sotto tonnellate di fango e pietrisco sono venuti giù dai terreni sovrastanti mentre le erbacce la invadono in lungo e in largo. Ricordare ancora una volta la storia di quella strada, per altro oggetto anche di un servizio di Striscia la notizia,  serve a tenere viva la memoria di un enorme spreco che invece di garantire servizi ha procurato danni e lutti (nel novembre del 2014, a strada ufficialmente chiusa, si registrò un mortale incidente autonomo), e continua a generare disappunto e indignazione. Lunga appena 6 km e costata 40 milioni di euro ed oltre vent’anni di lavori, la strada era stata aperta ad agosto del 2012, ma nell’inverno immediatamente successivo,  presentò già degli avvallamenti. Il primo a lanciare l’allarme era stato il geologo di   Dario Costanzo. In un tratto di circa 100 metri di strada, in due diversi punti, si presentavano autentici squarci nel manto stradale che mostravano in profondità la terra viva.  Dopo le frane si registrò un altro gravissimo pericolo: i lunghi perni fuoriuscivano dai giunti di dilatazione e  mettevano a rischio l’incolumità dei viaggiatori, tant’è che in un paio di casi raccontammo le disavventure vissute dagli automobilisti che dopo essersi ritrovati coi pneumatici bucati, rischiarono di precipitare dal viadotto. La Provincia regionale di Agrigento  quindi, tramite il direttore dell’ufficio tecnico ing. Pietro Hamel, con propria ordinanza n. 15 del 27 maggio ne dispose la chiusura. Vennero quindi posizionati dei new jersey, i pesanti blocchi in calcestruzzo, ma qualcuno li spostò e contro uno di essi a novembre 2014 si schiantò un pensionato di Acquaviva Platani che tornava da un oleificio. Nei mesi successi, l’allora sindaco di Mussomeli, Salvatore Calà scrisse anche all’allora Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, per segnalare quello scandalo.  Si registrarono interrogazione parlamentari da parte del M5S alla Regione, altre denunce e prese di posizione. Anche l’attuale sindaco Giuseppe Catania ha fatto la sua parte, annunciando che sono stanziati circa 600.000 euro per sistemare la strada e riaprirla. Di fatto il tempo passa ma  questa parte di provincia nissena e agrigentina,  che ha aspettato vent’anni per avere una strada con accesso  privilegiato e rapido alla SS 189 Pa-Ag, si ritrova dopo milioni di euro spesi, con una strada ancora chiusa, con buona pace dei pendolari, degli ammalati e perfino dei tanto sbandierati turisti. (di Roberto Mistretta)

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