RAMACCA. Massacrate a coltellate nella loro abitazione. In una elegante piccola palazzina a tre elevazioni che si affaccia sulla villetta comunale di Ramacca. Nel silenzio assordante del paesino che vive di agricoltura nel Catanese. Nessuno si è accorto della morte atroce di Lucia e Filippa Mogavero, di 70 e 79 anni, sorelle assassinate con numerose coltellate in più parti del corpo.
I carabinieri le hanno trovate in pozze di sangue nelle loro case: al primo e al terzo piano, una in un ripostiglio e l’altra in camera da letto. La casa a soqquadro. Tutto messo sottosopra. Un tentativo di rapina o un depistaggio? Per i carabinieri che indagano “tutte le piste sono aperte”.
Ascoltano in caserma la teste privilegiata: una terza sorella delle vittime, Cettina, insegnante in una scuola primaria, scampata alla strage perché era a scuola. E’ stata lei a dare l’allarme rientrando a casa. La chiave del portone, con la serratura non forzata, non apriva bene, ha chiesto aiuto a dei vicini e dopo lo scatto e l’apertura dell’uscio è apparso l’inferno davanti agli occhi.