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Caltanissetta, intestazione fittizia di beni. Sequestrata sala scommesse in via Paladini (il video), trovata cocaina: due arresti

Redazione

Caltanissetta, intestazione fittizia di beni. Sequestrata sala scommesse in via Paladini (il video), trovata cocaina: due arresti

Mar, 12/12/2017 - 11:54

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Sequestrata a Caltanissetta un’azienda e una sala scommesse ubicata in via Paladini e rapporti bancari degli indagati. All’interno della sala giochi sequestrato anche contante e cocaina nel corso della perquisizione odierna.

Stamane i poliziotti della Squadra Mobile di Caltanissetta hanno dato esecuzione a tre ordinanze di applicazione di misura cautelare, di cui due agli arresti domiciliari e una di sottoposizione alla misura dell’obbligo di presentazione alla p.g., emesse dal G.I.P. del Tribunale di Caltanissetta, su richiesta della locale Procura della Repubblica – D.D.A. Sono stati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari Allegro Matteo di anni 36 e Principe Filippo di anni 34, mentre nei confronti di Taschetti Alessia Assunta, compagna di Allegro, è stata applicata la misura dell’obbligo di presentazione alla p.g. I tre soggetti sono indagati per i reati di intestazione fittizia di beni, avendo  Principe Filippo e Taschetti Alessia Assunta assunto il ruolo di prestanome di aziende riconducibili alla titolarità effettiva dell’Allegro Matteo.

Le attuali indagini sono state avviate nel mese di aprile scorso quando la Taschetti Alessia Assunta, produceva istanza, presso la Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Caltanissetta, per il rilascio di due licenze di pubblica sicurezza. Gli accertamenti amministrativi svolti hanno fatto emergere che la predetta intendeva subentrare a Principe Filippo, già possessore della licenza di polizia e titolare apparente della società “King Starslot”, titolare della licenza di giochi e scommesse la quale attività si svolgeva all’interno di una sala giochi in Via Paladini. La Divisione Polizia Amministrativa negava la richiesta di subentro della licenza formulata dalla Taschetti, ma la circostanza attirava l’attenzione degli investigatori della Squadra Mobile di Caltanissetta i quali, sin dalle prime battute e per tutta la durata delle indagini, avevano modo di riscontrare che il titolare reale del centro scommesse con annessa sala slot era Allegro Matteo, il quale sfruttava la titolarità dell’autorizzazione di polizia rilasciata ai suoi complici – risultati essere completamenti estranei alla gestione e conduzione della predetta sala – per eludere eventuali controlli ed accertamenti a suo carico. Allegro Matteo, si ricorda, è stato già condannato – all’esito della operazione “Lex Jeux sont fait” condotta dalla Squadra Mobile nel 2012 – per concorso esterno in associazione mafiosa in quanto ritenuto soggetto attraverso il quale la famiglia di cosa nostra di Caltanissetta, con il metodo mafioso, aveva monopolizzato il mercato delle apparecchiature per il gioco elettronico; lo stesso Allegro, inoltre, è stato condannato per il reato di frode informatica per aver sottratto una ingente quantità di danaro, da destinare all’Erario, “scollegando” dalla rete dei monopoli le macchinette slot-machines. Nell’ambito della presente indagine è stato, inoltre, eseguito il sequestro preventivo dell’intero compendio aziendale della s.r.l. ”King Starslot” e della sala scommesse, sita a Caltanissetta in via Paladini, gestita dall’anzidetta società, nonché dei rapporti bancari intestati alla menzionata società nonché all’Allegro, al Principe ed alla Taschetti. Nel corso della perquisizione odierna, al Principe, è stata inoltre sequestrata la somma in contanti di €.637,50, tre grammi di cocaina e un bilancino di precisione, trovati all’interno della sala giochi. Il Principe è stato quindi denunciato anche per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’illecito arricchimento dell’Allegro ha comportato a suo carico l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale della confisca definitiva dei beni illecitamente acquisiti grazie all’espansione delle sue imprese realizzata approfittando dell’intervento di esponenti di cosa nostra nissena.

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