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Pittore mussomelese con studio a Roma riceve visita di Romina Power

Carmelo Barba

Pittore mussomelese con studio a Roma riceve visita di Romina Power

Mer, 26/07/2017 - 07:36

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MUSSOMELI – Seppure abituato a visitatori di alto lignaggio, parlamentari e critici d’ogni genere, non s’aspettava certo la visita di Romina Power il pittore di origine mussomelese Francesco Amico (fratello di Pier, cantante), che s’è ritrovato il suo mito vivente nel proprio studio romano ubicato in via Dei Coronari, nei pressi di Piazza Navona.

“Indubbiamente non mi aspettavo la visita di Romina Power e non posso negare che è stato emozionante riceverla e posare con lei, che si è complimentata per la mia produzione, per una foto nel mio studio. Per altro il prossimo anno è in programma una mia mostra a Palermo, organizzata dal presidente Emmanuele Emanuele della Fondazione Roma”.

Dalla natia Mussomeli, Francesco Amico è andato via da decenni, ma nel suo cuore conserva il ricordo di quei paesaggi della sua infanzia felice quando insieme ai compagni di giochi, si avventurava tra i vicoli e le piazze del centro storico. Ricordi  cristallizzati nell’anima.

Trapiantato a Roma  residente a Trastevere, nella città degli imperatori, è rimasto molto colpito dai gloriosi ruderi di Roma caput mundi, vivide immagini storiche che trasfonde su tela, incorniciando scorci della città eterna dove vive dal 1970.

Francesco Amico, settantenne, ha lavorato per molti anni presso la Camera dei Deputati, coltivando nel frattempo il gusto per l’arte, nello specifico per la pittura e più di recente anche per la scultura.

E pochi anni addietro, in occasione della sua personale dal titolo “La poesia della metafisica”, inaugurata presso la Sala Mostra e Convegni della casa editrice Gangemi a Roma, diede alle stampe un elegante catalogo cartonato e di grande formato (25×35).

“Francesco Amico –scrisse nella sua presentazione il prof Emmanuele- è uno di quei personaggi di cui la Sicilia, a buon titolo, può essere orgogliosa, e fa parte di quella schiera di uomini i quali risalendo il continente, hanno maturato un attaccamento profondo alla propria terra, che si sono portati nel cuore durante i lunghi anni di vita romana. I suoi quadri sono luminosi, come i colori della sua terra, di cui emergono costantemente rievocazioni, anche quando le sue creazioni abbandonano i luoghi dell’infanzia (l’adorata Mussomeli, Taormina), per dedicarsi a ciò che lo circonda nella quotidianità: Roma, i suoi magici dintorni, Tivoli, fino a spingersi come spesso accade agli artisti siciliani, al Golfo di Napoli”.

Tratti e colori genuini per questo maturo artista che trasfonde nei suoi dipinti l’occhio innocente del fanciullo che guarda alla magnificenza dell’arte e ne rimane incantato.  (di ROBERTO MISTRETTA)

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