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San Cataldo. La conferenza dell’amministrazione comunale: .

Redazione 1

San Cataldo. La conferenza dell’amministrazione comunale: .

Dom, 15/01/2017 - 10:05

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SAN CATALDO. L’amministrazione comunale ha tenuto ieri nel palazzo comunale una conferenza nel corso della quale ha spiegato le proprie ragioni in merito alla situazione economico finanziaria dell’ente comunale rispondendo ai rilievi che gli erano stati mossi dall’opposizione in una precedente conferenza stampa nella quale gli stessi consiglieri di minoranza avevano chiesto le dimissioni del vice sindaco Aldo Riggi. Alla conferenza stampa erano presenti, oltre al sindaco Giampiero Modaffari (nella foto), anche il vice sindaco Aldo Riggi, e gli assessori Salvatore Sberna, Angelo La Rosa e Maria Concetta Naro. Il sindaco Giampiero Modaffari ha spiegato che la situazione in atto è frutto della gestione degli anni passati e che tutto è stato certificato. Inoltre ha sottolineato che la sua amministrazione, in questi ultimi due anni, non ha speso un solo centesimo perchè era praticamente impossibile farlo. Ha poi spiegato che l’obbligo normativo dell’armonizzazione contabile ha imposto alle amministrazioni comunali di inserire in bilancio un fondo crediti di dubbia esigibilità. Si è così passati – ha spiegato Modaffari – da un avanzo di amministrazione di 3.200.000 euro nel 2014 ad un disavanzo di 4.500.000 euro l’anno successivo in quanto l’amministrazione comunale è stata costretta ad creare un fondo crediti di dubbia esigibilità di 5.981.000 euro per la difficoltà ad incassare ciò che era stato precedentemente inserito come attivo ma la cui esigibilità non era attuabile al 100%. Il sindaco ha poi sottolineato che il  5 agosto dello scorso anno la sua amministrazione comunale ha reso nota al consiglio l’impossibilità di poter redigere un bilancio in forma canonica e che c’era il bisogno di accedere ad un piano di riequilibrio pluriennale decennale; il bilancio non è stato pertanto presentato o prodotto perché non si può fare se prima non si approva il piano di riequilibrio; qualora venga approvato il Piano di riequilibrio, questi crediti di dubbia esigibilità saranno spalmati nel corso degli anni a venire per evitare il dissesto economico del Comune, ma anche per evitare di lasciare tutto in mano ai commissari che arriverebbero qualora non fosse approvato il piano di riequilibrio. Il sindaco ha poi sottolineato che in questi suoi due anni di amministrazione s’è operato con la logica del “buon padre di famiglia” e che tanto è stato fatto sul versante della ricontrattazione dei contratti pubblici, ma anche della raccolta differenziata, e del taglio a taluni sprechi. Ha anche sottolineato che non è vero che la sua amministrazione comunale abbia aumentato le tasse e che semmai s’è sempre posta nella prospettiva di “far pagare tutti perché tutti paghino meno”; il primo cittadino ha poi insistito sul fatto che tanto è stato fatto anche nel campo delle politiche sociali a sostegno delle persone bisognose, fermo restando che s’è dovuto gestire il malcontento in uno dei periodi storici più duri e difficili della storia di San Cataldo. <Ma noi – ha concluso Modaffari – ci abbiamo sempre messo la nostra faccia, impegno e cuore>. Il vice sindaco Aldo Riggi, intervenendo, ha usato una metafora sportiva per rendere il concetto legato al passaggio dal bilancio tradizionale a quello armonizzato ed ha sottolineato che prima si giocava con le regole del calcio, poi s’è giocato con quelle del calcio applicato al basket. In questo modo, secondo Aldo Riggi, da un giorno all’altro quelli che erano avanzi sono divenuti debiti. Il vice sindaco ha tenuto a precisare che i crediti sono stati tutti certificati, (<una cosa mai fatta prima, un lavoro serio e importante>, ha rimarcato), mentre quei crediti non certificabili sono diventati carta straccia. Il vice sindaco ha poi rilevato: <Potevamo chiedere il dissesto, ma siamo qui per non lavarci le mani come Ponzio Pilato; noi non crediamo a questo modo di amministrare>. Sulla richiesta di sue dimissioni avanzata dalla opposizione Aldo Riggi ha replicato sostenendo in sintesi che non poteva avere la sfera magica per prevedere che un appuntamento preso il 23 novembre “Per San Cataldo” si sarebbe dovuto svolgere proprio il giorno stesso nel quale avrebbe dovuto svolgersi il consiglio comunale, l’8 gennaio. Il vice sindaco ha infine ribadito che l’adesione al piano di riequilibrio la fa il consiglio comunale che sarà chiamato a decidere ciò che è meglio per i cittadini. Secondo Riggi: <Bisogna contestare i fatti; quale atto gestionale non avrei fatto?>. Inoltre il vice sindaco ha smentito voci circa un suo possibile coinvolgimento per le prossime elezioni regionali. Infine, per quanto riguarda il piano di riequilibrio ha ribadito: <Il riequilibrio è possibile – ha concluso – e, se approvato, consentirà ai consiglieri di fare il bilancio>.

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