Salute

Distretto Biomedico, il sindaco Ruvolo risponde all’Idv: “E’ una priorità, la politica locale faccia fronte comune”

Redazione

Distretto Biomedico, il sindaco Ruvolo risponde all’Idv: “E’ una priorità, la politica locale faccia fronte comune”

Gio, 28/04/2016 - 18:28

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Giovanni ruvoloCALTANISSETTA – Riceviamo e pubblichiamo.

Distretto Biomedico a Caltanissetta,

Carissimo Segretario Riccardo Lo Brutto, ho letto con interesse la lettera da lei inviatami avente quale tema il Distretto Biomedico. Verifico con piacere la vostra attenzione su questo ambizioso progetto che potrebbe dare un impulso considerevole allo sviluppo culturale ed economico del nostro territorio. Mi dispiace per il ritardo, ma le diverse emergenze che si sono susseguite nei giorni scorsi mi hanno impedito di essere più celere nella risposta alla vostra nota. Il progetto del Distretto Biomedico a Caltanissetta è una delle priorità sancite nel programma elettorale di “Alleanza per la Città”, la coalizione politica che mi sostiene nel governo della città. Questo nasce dalla consapevolezza che la condizione necessaria per realizzare concrete iniziative di sviluppo è mettere in rete le risorse materiali e professionali esistenti nel nostro territorio in sinergia con gli ambiti di eccellenza della formazione e della ricerca universitaria. E’ nostra convinzione che la presenza universitaria deve garantire non solo una didattica di qualità, ma anche una consistente attività di ricerca finalizzata a produrre, nell’ambito sanitario, conoscenza e nuove opportunità diagnostiche e terapeutiche e di innovazione tecnologica nel campo delle discipline tecniche. A Caltanissetta da anni sono presenti due corsi di laurea afferenti all’Università di Palermo, Ingegneria elettrica e Medicina. L’attività didattica svolta è di alta qualità e garantisce agli studenti, in un rapporto ideale docente-discente, una formazione tale che la stragrande maggioranza dei laureati, in breve tempo, riesce a trovare una collocazione lavorativa. Il progetto del Distretto Biomedico consiste nel mettere dentro un unico sistema i due corsi di laurea, la struttura e il know how del Cefpas, perché rappresenta un’eccellente sede logistica degna di un campus anglosassone, offrendo la competenza di un’organizzazione regionale deputata alla formazione in ambito sanitario, in abbinamento alla capacità della classe medica ed alle moderne strutture dell’ASP con i suoi presidi ospedalieri. L’obbiettivo è sostenere programmi di ricerca per nuovi materiali nel settore chirurgico e della robotica applicata alle apparecchiature sanitarie, tecniche di preparazione di nuovi farmaci e tante altre iniziative che riguardano le nuove frontiere della medicina e della bioingegneria. In questa prima fase si è dato avvio alla realizzazione del campus universitario per medicina, grazie alla disponibilità del Cefpas di ospitare tutti gli studenti, agevolandoli, per svolgere le attività didattiche, di tirocinio e la frequenza delle corsie dell’ospedale S. Elia. Come discusso pubblicamente con il Presidente Crocetta, è necessario, a questo punto, una partnership con la Regione perché si possano intercettare i fondi europei per il finanziamento della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica, rientrando questi nella programmazione sanitaria regionale. Il nostro progetto, come descritto, intende valorizzare le risorse locali e nulla ha a che vedere con il programma RI.MED, abbastanza datato nel tempo, che ha un’altro profilo, meno interessante dal nostro punto di vista, perché prevede una tempistica realizzativa molto più dilatata nel tempo. In ogni caso il programma RI.MED rappresenta una grande opportunità per la nostra regione e spero fortemente che possa realizzarsi. L’iniziativa che stiamo portando avanti, e che ha una valenza disciplinare molto più specifica e definita basata sull’innovazione e l’imprenditorialità, può e deve sapersi integrare con il progetto del Distretto Biomedico di Alta Tecnologia, per promuovere e creare sviluppo e occupazione attraverso la collaborazione col Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia costituito dalle più importanti imprese, dalle università e dai centri di ricerca siciliani. L’obiettivo che ci siamo posti per il bene dei nostri territori, potrà compiutamente concretizzarsi solo se, una volta per tutte, la politica locale saprà fare fronte comune. Realizzare il Distretto Biomedico di Caltanissetta, termine coniato con l’ex Rettore dell’Università di Palermo, Roberto La Galla, significa, anche da parte dell’università, investire nella ricerca e nella formazione post laurea, rivolgendosi al bacino del mediterraneo, dove esiste una forte domanda di formazione in questi ambiti professionali. E’ necessario, quindi, in questa fase, migliorare la qualità dei servizi offerti agli studenti e ai docenti dal Consorzio Universitario, pressando l’ERSU affinché si attivi per la gestione delle mense e per la gestione della Casa dello Studente e contemporaneamente bisogna continuare ad agire sul fronte regionale, per definire gli obiettivi relativi alle attività del Distretto Biomedico di Caltanissetta. Spero che Italia dei Valori possa sostenere questa progettualità e nel ringraziare per le sollecitazioni avanzate, rivolgo i miei più affettuosi saluti. 

Giovanni Ruvolo

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