Salute

Ambiente, dopo l’inchiesta de “il Fatto Nisseno” il Tavolo di Regia affronta i rischi inquinamento ambientale in provincia

Redazione

Ambiente, dopo l’inchiesta de “il Fatto Nisseno” il Tavolo di Regia affronta i rischi inquinamento ambientale in provincia

Mer, 29/02/2012 - 21:55

Condividi su:

Salvatore Pasqualetto

CALTANISSETTA – Il presidente del Tavolo di Regia, Salvatore Pasqualetto, ha convocato un incontro alla Camera di Commercio sulla problematica ambientale della Miniera Bosco. All’incontro ha partecipato, l’assessore regionale Marco Venturi, l’assessore regionale all’Energia, Giosuè Marino, il procuratore Sergio Lari, il presidente del TSCS, Tavolo di Sviluppo, Tarcisio Beniamino Sberna, il presidente dell’Asi di Caltanissetta, Alfonso Cicero, il sindaco di Gela, Angelo Fasulo, il presidente dell’Asi di Gela, Giuseppe Pisano, il commissario della Provincia regionale, Damiano Li Vecchi, Emanuele Gallo della Cisl, alla presenza del presidente della Camera di Commercio, delegato nazionale di Confindustria, Antonello Montante.

“Abbiamo voluto affrontare l’argomento – ha così aperto l’incontro Salvatore Pasqualetto – sulle miniere ai massimi livelli istituzionali e con la presenza del procuratore Lari sotto un duplice aspetto, socio sanitario e legalitario, perché si intende restituire al territorio la fruizione delle Miniere e far venire meno il rischio che le giovani generazioni possano ammalarsi di neoplasie”.

Salvatore Alaimo

A lanciare l’allarme tumori dovuti alla presenza dei rifiuti tossici presenti dentro la miniera, Salvatore Alaimo, ex assessore all’ambiente della provincia sotto l’amministrazione Rampulla, in rappresentanza del comitato “Liberi cittadini di Serradifalco. La ricerca sulle problematiche ambientali e i danni alla salute sui quali l’associazione serradifalchese è sfociata in un accurato studio partito dall’inchiesta  sul mensile “il Fatto Nisseno” .

Nello studio,  realizzato in collaborazione con un biologo esperto in Immunoematologia, Roberto Santo Pace, i tre soggetti interessati sono la discarica della miniera dismessa di contrada Bosco, il lago soprano o “Cuba” e i piccoli laghi artificiali che si sono formati grazie alle particolari caratteristiche geologiche della zona e la presenza sui tetti degli edifici di Serradifalco di amianto.

Salvatore Alaimo, ha ricordato ai presenti che negli anni 90 aveva denunciato la presenza di camion contenenti -a suo dire –  rifiuti tossici destinati ad essere scaricati nella miniera, assieme a numerosi episodi similari. Ha poi aggiunto che la miniera è stata allagata e l’ampiezza della stessa ovviamente impone risposte certe per la definizione della problematica che tocca la salute dei cittadini.

Rosetta Anzalone di Cittadinanza Attiva e il Tribunale del malato, ha spiegato che ci sono molti malati di cancro nella zona, invitando a bonificare le zone pericolose per la salute dei cittadini e che in soldoni provocano le neoplasie numerose in questa zona.

“ E’ importante capire se ci sono risorse economiche da allocare – ha detto Marco Venturi –  per effettuare le bonifiche, considerando che le miniere sono allagate e che le bonifiche si possono effettuare solo in superficie”.  “ La situazione – ha detto l’assessore Marino – e  il comparto delle miniere dismesse  risale a 40 anni fa. Sono nella nostra sfera d’attenzione, cominciando da Pasquasia dove abbiamo fatto interventi d’urgenza e un progetto di messa in sicurezza, il cui bando sarà a breve pubblicato.

“Acquisisco dati importanti del territorio – ha detto il Procuratore Sergio Lari –  sebbene non ci si possa aspettare dalla magistratura interventi determinanti. Tuttavia, se il quadro è quello esposto c’è una situazione d’emergenza ambientale seria che si unisce alla possibilità di dare rilancio all’economia nissena, già ampiamente depressa”.

Pubblicità Elettorale