CALTANISSETTA- L’Associazione antiracket “Livatino”, (nella foto uno dei dirigenti, Nino Terraqzzino) rende nota la propria soddisfazione per la sentenza del Tribunale di Caltanissetta, di condanna di uno dei tre killer che tesero l’agguato a Stefano Mosca. Il riconoscimento della provvisionale di 20 mila euro per l’Associazione, costituitasi parte civile, rappresenta- fanno sapere dalla Livatino- in un segnale importante di conferma del danno che metaforicamente tutta la Società Civile subisce a seguito di siffatte azioni criminali. “Come si ricorderà, Stefano Mosca -si legge in una nota- nostro socio e titolare di un’agenzia di onoranze funebri in S. Cataldo, imparentato con elementi di appartenenza mafiosa gestori di altra agenzia operante nello stesso settore, è stato bersaglio nel corso degli ultimi 10 anni di una serie di atti dolosi ed intimidatori per costringerlo ad aderire a richieste estorsive tendenti a praticare un cartello imposto. Tali atti criminosi sfociarono, infine, nel tentativo di omicidio. L’assistenza costante ed encomiabile dei Carabinieri nei confronti della vittima e la vicinanza e la solidarietà dell’Associazione hanno dato coraggio e sostegno alla famiglia Mosca, dimostrando che, anche in un settore economico preso di mira dagli appetiti mafiosi, è possibile operare onestamente e con libertà“. Condividi: