CALTANISSETTA – Sono passate 24 ore dalle dimissioni di Luca Giovannone da presidente della Nissa e la città continua a vivere uno dei momenti più intensi e delicati degli ultimi anni calcistici. Tutto è accaduto nel pomeriggio di ieri, subito dopo la sconfitta casalinga contro l’Acireale, quando il numero uno biancoscudato ha annunciato pubblicamente il suo passo indietro, lasciando sgomenti tifosi e addetti ai lavori.
La reazione di Caltanissetta è stata immediata e potente. Una vera e propria levata di scudi che ha attraversato ogni segmento della società: dagli ultras ai semplici appassionati, dai dirigenti ai cittadini che solitamente non frequentano lo stadio. I social network sono stati letteralmente invasi da messaggi di affetto, appelli, riflessioni e richieste di ripensamento. Un fiume umano che racconta meglio di ogni analisi il legame che si è creato tra la città e il suo presidente.
Quelle pronunciate a caldo al termine della gara appaiono oggi, a posteriori, parole figlie di una delusione profonda. Ma conoscere il profilo umano di Giovannone rende poco credibile l’ipotesi di una scelta istintiva. Con ogni probabilità, la decisione era maturata già nei giorni precedenti, trovando nella sconfitta interna il detonatore emotivo.
La città, tuttavia, non parla di fallimento. Anzi. In queste ore il messaggio che arriva è chiaro e univoco: non si può cancellare un progetto con una partita storta. In tanti ricordano investimenti, passione, presenza quotidiana, disponibilità anche nei momenti difficili. Un patrimonio sportivo e umano che, per la comunità, non può essere sacrificato all’onda di una sera sbagliata.
L’appello non arriva soltanto dai tifosi. Anche il mondo delle istituzioni ha fatto sentire la propria voce. Il sindaco di Caltanissetta, Walter Tesauro, ha inviato un messaggio diretto al presidente, chiedendogli di ritirare le dimissioni e ribadendo la fiducia della città e dell’Amministrazione comunale nel suo operato. Un gesto che ha rafforzato la sensazione di una comunità compatta.
Nelle ultime ore sono arrivate alle redazioni lettere, note e comunicati: dal Nissa Club fino al comunicato stampa di Vincenzo Cancelleri, figura che in passato contribuì in modo determinante all’arrivo di Giovannone a Caltanissetta. Tutti, senza eccezione, chiedono continuità. Tutti parlano di una ferita collettiva, non di una scelta solo sportiva.
Da ambienti vicini alla società trapela che nelle ultime 24 ore il presidente abbia avuto numerosi contatti. Confronti, telefonate, riflessioni. Ore febbrili in cui tutto può ancora cambiare. Ore in cui una decisione così gravosa può essere rivalutata alla luce dell’affetto umano che è esploso con forza in città.
Secondo quanto appreso, è prevista una riunione societaria nei prossimi giorni per discutere il futuro della Nissa. Un appuntamento che viene considerato decisivo per capire se le dimissioni saranno confermate o se, al contrario, si aprirà lo spiraglio per un ripensamento.
Nel frattempo, il calcio non si ferma. Nessuna novità sul fronte della guida tecnica, mentre l’attenzione sportiva si sposta già sulla prossima sfida di campionato contro l’ENNA. Una gara cruciale per il cammino stagionale, in una classifica che, nonostante le difficoltà, non compromette gli obiettivi iniziali.
Caltanissetta attende. Con il fiato sospeso. E con una speranza che oggi è più forte di qualsiasi incertezza: che questo non sia un addio, ma solo una tempesta destinata a passare.

