CALTANISSETTA. In un noto locale di Caltanissetta i cosiddetti ex ragazzi della via Filippo Turati dopo diversi decenni si sono dati appuntamento per rivivere e ricordate i tempi trascorsi della loro giovinezza vissuti in quel quartiere popolare nato alla metà degli anni 60 emarginato fisicamente e socialmente dal resto della città.
Come ha ricordato in nostro amico Dott. Catanese Antonio, nel suo bellissimo e commovente discorso di apertura ,, il quartiere di Via Filippo Turati inizialmente formato da poche palazzine era privo di qualsiasi servizio.
La strada di accesso senza di illuminazione era rappresentata da una strettissima pista sterrata che si dipartiva all’altezza del chiesa di San Michele e conduceva dopo un lungo percorso alle palazzine del tutto isolate e realizzate in piena campagna.
Per i ragazzi di allora era un incubo percorrerla specialmente nelle ore serali sotto la pioggia nel fango con l’accompagno del minaccioso abbaiare dei cani delle case dei contadini non abituati alla presenza di persone.
La scuola primaria era rappresentata dalla scuola elementare di via De Gasperi ,oggi sede della Polizia Locale, e dalla scuola media Filippo Cordova .
Per raggiungere i predetti plessi scolastici i bambini ed i ragazzi di allora dovevano farsi carico di un lunga camminata più delle volte sotto la pioggia.
Le condizioni sociali del quartiere popolare di allora non consentivano a tutti di avere,come oggi ,l’auto per accompagnare i propri figli a scuola.
Per di più il quartiere risultava anche privo di strutture di socializzazione quale poteva essere un parrocchia ,solo dopo diversi lustri dalla sua nascita, è stata istituita la parrocchia di San Paolo con Parroco Padre Carletta con la realizzazione di una chiesa di fortuna con struttura precaria che funzionava solo per le funzioni religiose.
Vi erano tutte le condizioni strutturali e sociali in un quartiere cosi ghettizzato che potessero svilupparsi e maturarsi preoccupanti devianze anche per l’estradizione sociale della popolazione residente per la gran parte costituita di operai .
Invece paradossalmente quella emarginazione fisica e sociale del quartiere è stata la molla ed il presupposto affinché gli ex ragazzi della via Filippo Turati , come ha ricordato il dotto Catanese, hanno avuto la capacità di sentirsi comunità con una propria identità di appartenenza riuscendo attraverso la solidarietà e l’amicizia con fierezza al loro salto e riscatto sociale.
Oggi gli ex ragazzi della via Filippo Turati con orgoglio possono vantarsi di essersi distinti in vari campi da quello professionali a quello imprenditoriali e sociale e anche in quello e sportivo .
E malgrado sia trascorsi dalla loro giovinezza oltre cinquant’anni e oltre hanno sentito il bisogno di rivedersi per rivivere il loro passato e ricordare gli episodi che hanno vissuto insieme in quel quartiere e che li ha visto crescere insieme ed uniti.
Un ricordo è andato anche a quegli amici meno fortunati che non ci sono piu’ e che prematuramente ci hanno lasciato ma che ancora vivo nelle nostre menti e nei nostri cuori il loro ricordo .
Alla fine della serata si è preso impegno di ripetere l’esperienza ance per consentire di potere fare partecipare anche quelli che per motivi di lavoro si trovano fuori sede i quali essendo venuti a conoscenza della iniziativa hanno manifestato il desiderio di essere anche loro presenti tanto e forte il senso di appartenenza e di amicizia che lega quella generazione dei c.d. ragazzi della Via Filippo Turati.

