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Caltanissetta. L’istruzione come strumento di riscatto, ospite dell’IPM consegue la licenza media al CPIA

Redazione 3

Caltanissetta. L’istruzione come strumento di riscatto, ospite dell’IPM consegue la licenza media al CPIA

Mar, 01/07/2025 - 09:57

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Una storia che parla di impegno, di educazione come strumento di rinascita, e del valore insostituibile della scuola pubblica. Al CPIA (Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti) di Caltanissetta ed Enna, guidato dal Dirigente scolastico Prof. Giovanni Bevilacqua, un giovane di 17 anni ospite dell’Istituto Penale per i Minorenni di Caltanissetta ha recentemente conseguito la licenza media, completando con successo un percorso che unisce studio, lavoro e speranza.

Il ragazzo ha frequentato per mesi le lezioni tenute dai docenti del CPIA all’interno dell’Istituto Penale, dove ogni anno vengono attivate classi pensate per offrire a giovani in difficoltà la possibilità di rientrare nei percorsi formativi. Un impegno, quello del CPIA, che va oltre l’insegnamento tradizionale e che mira a restituire dignità e futuro a chi ha vissuto situazioni di marginalità sociale e personale.

Negli ultimi tempi, il giovane ha ottenuto la semilibertà e, durante il giorno, lavora come manovale presso un’impresa edile locale. Nonostante le fatiche del cantiere, la sera ha continuato a frequentare con costanza e determinazione le lezioni presso la sede “L. Capuana” del CPIA in via Re d’Italia. Un doppio impegno che racconta molto della sua forza di volontà e del sostegno ricevuto dal corpo docente.

I professori, infatti, hanno seguito il ragazzo con dedizione, costruendo con lui un rapporto educativo basato sulla fiducia, sull’ascolto e sull’incoraggiamento. La loro presenza non si è limitata a trasmettere contenuti, ma ha contribuito alla crescita umana, culturale e sociale attraverso lo sviluppo di competenze chiave per l’apprendimento permanente e di cittadinanza. Tutto ciò grazie a interventi di accompagnamento umano, supporto morale e visione pedagogica profonda. Il successo del giovane è anche il frutto del loro lavoro silenzioso e appassionato, basato sul dialogo per favorire l’emancipazione degli individui.

Il percorso si è concluso con il superamento delle tre prove scritte — italiano, lingua straniera e matematica — e con una prova orale che ha colpito la commissione per la maturità e l’intensità delle riflessioni espresse. Il ragazzo ha ottenuto così la licenza media, un traguardo che per molti può sembrare scontato, ma che per lui rappresenta un simbolo concreto di rinascita.

“Questi percorsi – afferma il dirigente scolastico Giovanni Bevilacqua – dimostrano come la scuola, quando è presente in luoghi difficili, possa cambiare le vite. Il CPIA lavora ogni giorno per costruire ponti, anche nei contesti più complessi, e il merito di questi risultati è condiviso tra studenti e personale scolastico (Docenti e Ata).”

Una storia che insegna a credere nelle seconde possibilità e nel potere trasformativo dell’istruzione, soprattutto quando essa arriva nei luoghi dove più serve e coinvolge l’intera comunità attuando ciò che diceva Paulo Freire “Nessuno si educa da solo. Ci educhiamo gli uni gli altri, mediati dal mondo”.

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