Salute

Caltanissetta, l’analisi di Salvatore Gumina (Sotir): “Il Quartiere Provvidenza è un centro vecchio che continua a decadere”

Redazione 3

Caltanissetta, l’analisi di Salvatore Gumina (Sotir): “Il Quartiere Provvidenza è un centro vecchio che continua a decadere”

Mar, 19/12/2023 - 08:21

Condividi su:

Cartomanti, veggenti o maghi nulla di tutto questo ma le linee generali del destino negativamente nefasto del centro storico di Caltanissetta erano stati già tracciati nell’anno 2011 da due allora giovanissimi professionisti, l’architetto Salvatore Gumina “Sotir” e ingegnere Nicola Gruttadauria. I due tecnici in occasione di un incontro-dibattito organizzato dall’Associazione Tr3nta Caltanissetta dal titolo: “Quartiere Provvidenza. Riqualificare per Ripartire.

Presentazione ipotesi progettuale”, svolto lunedì 11 aprile dell’anno 2011 , presso i locali della Parrocchia San Giuseppe proposero un progetto di riqualificazione del centro storico nisseno prendendo come quartiere tipo la “Provvidenza” .Erano 783 gli immobili esistenti nel quartiere Provvidenza su un’estensione di 7 ettari e vi risiedeva una popolazione di appena 1765 abitanti – poco più di due per immobile, con 228 stabili pienamente utilizzati, 200 utilizzati in parte e 355 edifici (il 45% del totale) totalmente inutilizzati.

Erano invece 539 quelli che necessitavano di interventi di recupero e 24 quelli da demolire totalmente. Erano i dati che emergevano dallo studio condotto da due professionisti nisseni, l’architetto Salvatore Gumina e l’ingegnere Nicola Gruttadauria, per un’ipotesi progettuale di riqualificazione del centro storico di Caltanissetta, utilizzando il quartiere Provvidenza come quartieretipo, studio che veniva messo a disposizione dell’amministrazione comunale nissena a titolo completamente gratuito. Anche La mappatura e le ipotesi progettuali sono state sposate su incarico dall’allora capogruppo MpA in consiglio comunale Calogero Adornetto, che aveva presentato il lavoro dei due nisseni alla conferenza dei capigruppo consiliari e nel corso dei lavori della seconda commissione consiliare Urbanistica. Emergeva così che un andamento demografico pressoché stabile, senza crescite significative (gli abitanti del capoluogo si sono attestati intorno ai 60.000 già dalla metà del secolo scorso), abbia paradossalmente come contraltare un volume costruito pari a circa 4 volte quello esistente negli anni Cinquanta, ma tutto proiettato nelle fasce esterne.

Queste scelte hanno reso, come si leggeva nella relazione tecnica dello studio, “il centro storico di Caltanissetta – contrariamente a quanto avvenuto in altre città – un enorme buco nero, facendo perdere a tale area il ruolo centrale che assumeva in passato”.

Lo studio passava poi ad esaminare la morfologia del tessuto urbano del quartiere Provvidenza, che si caratterizza per una serie peculiarità che in altre città sarebbero valorizzate come attrattive turistiche e che nel caso specifico risultano svilite dalle condizioni di degrado e dall’assenza di risorse infrastrutturali (parcheggi e percorsi veicolari alternativi per pedonalizzare il centro storico senza provocare la paralisi del traffico cittadino). Altro problema è la viabilità al’interno del quartiere stesso, che, come si evidenziava nello studio di Gumina e Gruttadauria, presenta sovrapposizioni di percorsi pedonali e veicolari e una quasi totale assenza di zone di sosta per gli automezzi”.

Il cuore dello studio era l’idea di fare del quartiere un polo commerciale e turistico ma questo necessita – come sottolineavano Gumina e Gruttadauria – di una pedonalizzazione razionale non solo dell’area oggetto di studio ma di tutto il centro storico, senza dimenticare le esigenze degli abitanti della zona (circolazione e spazi di sosta riservati per le auto). Baricentro della nuova area sarebbe la chiesa di Maria SS. della Provvidenza, con la demolizione di qualche edificio fatiscente ad essa limitrofo per realizzare spazi espositivi all’aperto mentre il cinema Bellini potrebbe essere stato valorizzato dal restauro conservativo degli edifici circostanti, da adibire a sala mostre cinematografica.

Artisti ed atelier troverebbero posto su via Barone Lanzirotti mentre le tante suggestive gradinate potrebbero fare da cornice a spettacoli e sfilate di moda. Previsti anche spazi a verde, con essenze della macchia mediterranea, attrezzati, da realizzare in aree verdi già esistenti o da ricavare al posto di edifici da sottoporre a demolizione selettiva. Una parte importante dello studio era dedicata all’uso dei materiali, ricavati dalla demolizione selettiva (una tecnica che separa i materiali demoliti per sottoporli a trattamenti che ne facilitino il reimpiego), al fine di poter riutilizzare coppi, mattoni, travi in legno mentre le altre parti vengono riciclate. Materiali riciclati potrebbero venire utilizzati anche per l’arredo del quartiere e per i corpi illuminanti ma tutti gli interventi di restauro delle gradinate dovrebbero comunque venire eseguiti con blocchi di pietra naturale. Ritornando all’incontro del quale ne parlarono testate giornalistiche, trasmissioni radiofoniche, parteciparono oltre agli autori del progetto e organizzatori dell’incontro Salvatore Gumina; Nicola Gruttadauria; Rocco Gumina, Presidente Associazione Tr3nta Caltanissetta; il parroco della Chiesa San Giuseppe Don Salvatore Lovetere (che ospitò l’incontro e tanti altri successivi), l’allora Sovrintendente ai Beni Culturali Architetto Matteo Scognamiglio; l’allora assessore all’Urbanistica Architetto Andrea Milazzo; i rappresentanti dei comitati di quartiere e di Zona Creativa e tanti cittadini nisseni interessati alla tematica trattata, pari a circa un numero di 200 presenti. Dall’incontro era emerso che per una riqualificazione reale del quartiere Provvidenza e del Centro storico nisseno occorreva tener presente l’evoluzione demografica della città negli ultimi venti anni includendo, con responsabilità e regole, le nuove presenze; battere nell’avere quella memoria storica necessaria per comprendere il passato e ridisegnare il futuro sui incitavano le forze politiche ad un’azione politico-amministrativa volta alla realizzazione di un progetto unitario e condiviso di sviluppo e rigenerazione del quartiere Provvidenza e del Centro Storico nisseno. A distanza di oltre un decennio Salvatore Gumina “Sotir” definisce il centro storico di Caltanissetta il “centro vecchio”, come dimostrano le continue chiusure di storiche attività commerciali, lo stesso Gumina fu anche partecipe come direttore operativo al “Progetto Pilota” del quartiere Provvidenza anni 2019/2022. Sempre Gumina continua citando quello fatto nell’ultimo ventennio ad oggi è un qualcosa di disparato e poco organico all’interno di un nucleo storico oramai “morente”, lo stesso ci cita che su una media di un numero di dieci clienti, otto hanno i figli fuori Caltanissetta perché trasferiti. “Continuo e amo ancora passeggiare ogni giorno per le strade della mia città” conclude Sotir con amarezza perché la vede decadere irrimediabilmente a una velocità spaventosa.

Pubblicità Elettorale