La mancata adesione del Comune di Caltanissetta al Programma nazionale della qualità dell’abitare (“Pinqua”) ha determinato l’ennesimo strappo tra l’Amministrazione in carica e il gruppo di opposizione “Caltanissetta Protagonista” che sull’argomento il 22 luglio aveva presentato una inter[1]rogazione per conoscere i motivi della mancata partecipazione al bando. Sull’argomento nei giorni successivi era intervenuto il dirigente della 2ª Direzione Giuseppe Tomasella, precisando che la mancata presentazione di progetti era conseguente al fatto «che Il Comune non ha alloggi sociali da riqualificare», e la stessa tesi ha sostenuto l’assessore Marcello Frangia[1]mone in Consiglio comunale rispondendo all’interrogazione. La controreplica di Michele Giarratana (leader di “Caltanissetta Protagonista”) è stata però… feroce, costellata da accuse di incompetenza e di in[1]capacità sia all’organo politico che al[1]la parte burocratica dell’ente. «Il mancato accesso ai cospicui fondi per la ristrutturazione e la rigenerazione urbana – ha infatti detto – non è andata a buon fine perché siete scarsi, in[1]capaci, perché non avete la minima di idea di cosa significa gestire un’Amministrazione.
I bandi di questo tipo vengono costruiti negli anni, si seguono sin dall’inizio, dalle direttive, ci si affida a professionisti capaci e non ai dipendenti comunali che rispondono sul giornale. L’Amministrazione doveva prevedere che sarebbe arrivato un bando di rigenera[1]zione e riqualificazione urbana con determinati parametri, invece vi siete fatti cogliere impreparati dopo che il Ministero ha risposto al vostro quesito, perché non avete avuto il tempo di organizzarvi. Nella risposta viene precisato che si sarebbe potuto accedere proponendo progetti di immobili accompagnati da opzioni o pro[1]messe di acquisto. Siete incapaci, non avete idea di cosa significhi amministrare. D’altra parte, quando vi siete insediati, quale parco progetti avete prodotto? Quale studio sul centro storico avete messo in atto? Quali uffici sono stati incaricati di dedicarsi a questa problematica?».
Insomma, per Giarratana la città «è in mano a un gruppo di dilettanti» che non avverte nemmeno l’esigenza di farsi assistere, di volta in volta, da professionisti esterni esperti della materia da affrontare. «Il problema è a monte – ha continuato Giarratana – è nel vostro modo di amministrare. Abbiamo perso milioni di euro, un’occasione unica per ristrutturare il centro storico. Non conoscete le leggi di riferimento, con quali fondi, con qua[1]li forme, con quale sostanza si rientra nei progetti di riqualificazione. Abbiamo perso un’occasione più unica che rara. Sono molto più intelligenti di noi a Gela, a Marsala, ad Acireale, a Palermo, a Enna, a Catania, a Messina (dove hanno fatto un progetto di rigenerazione delle vecchie baracche che è meraviglioso), Comuni che hanno ottenuto cospicui finanziamenti?». Poi ha affondato il colpo: «Sapete cos’è la locazione finanziaria? È uno strumento che esiste dal 2016 che per[1]mette la riqualificazione attraverso Iacp, banche, privati, che permette di mettere in moto la cosiddetta economia circolare. A voi invece basta ripa[1]rare una strada, risolvere un problema, per poi darne notizia su facebook e gettare fumo negli occhi dei cittadini. Sul piano dell’impegno vi assegno un 10 e lode, ma non basta. E lo stiamo vedendo: la città muore appresso a voi e chi vi ha dato sostegno e consenso sta ora prendendo atto che vi è stato affidato un autobus che adesso corre verso il baratro»

