L’Asp di Caltanissetta reitera il comportamento ostativo nei confronti di uno studio radiologico di Niscemi convenzionato che aveva chiesto l’accesso agli atti sull’utilizzo del fondo perequativo, e il Tar di Palermo condanna l’Azienda sanitaria e nomina un commissario ad acta. Già nello scorso mese di novembre con una sentenza dello stesso Tar, l’Asp nissena era stata condannata ad esitare l’istanza di accesso presentata dallo studio radiologico facente parte dell’elenco delle strutture sanitarie accreditate in provincia.
Lo studio, infatti, di fronte al silenzio dell’Azienda Sanitaria sulla propria istanza, si era rivolto ai giudici amministrativi, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, al fine di ottenere la visione ed il rilascio di copia degli atti dai quali potessero evincersi le modalità di utilizzo del fondo perequativo. L’Azienda Sanitaria era stata condannata, altresì, al pagamento delle spese processuali. «Decorsi, tuttavia, i termini assegnati dal Tribunale per ottemperare alla sentenza – affermano gli avv. Rubino e Impiduglia – l’Asp di Caltanissetta non esibiva ancora l’accesso alla documentazione richiesta, costringendo lo Studio radiologico ad agire nuovamente in giudizio, al fine di ottenere l’esecuzione della sentenza e, dunque, l’esibizione della documentazione richiesta con l’istanza di accesso agli atti, oltre alla condanna dell’Amministrazione al pagamento della c.d. penalità di mora per ogni giorno di ulteriore ritardo nell’esecuzione del giudicato».
Nelle more del giudizio, l’Asp consentiva solamente una parziale esibizione della documentazione richiesta. Il Tar Palermo, Sezione Prima, accogliendo integralmente le domande formulate dai legali Rubino ed Impiduglia, ha ora dichiarato l’obbligo dell’Asp di adottare, entro trenta giorni, ogni atto necessario per la corretta esecuzione della sentenza, esibendo l’intera documentazione richiesta con l’istanza di accesso. Il Collegio ha altresì accolto la richiesta dei difensori della struttura di Niscemi, nominando commissario ad acta, con facoltà di delega, il Direttore generale del Dipartimento per la Pianificazione Strategica dell’Assessorato della Salute della Regione Sicilia, incaricato di provvedere, in via sostitutiva, a tutti gli adempimenti necessari nell’ulteriore termine di sessanta giorni.

